Astra, Corallo, Ciak Una nuova vita per gli ex cinema
«Astra, siamo a una svolta concreta» Progetti già avviati per Corallo e Ciak
Prima delle videocassette, VERONA dei Dvd e soprattutto dello streaming via Internet, il centro di Verona pullulava di sale cinematografiche. Il Nuovo, il Filarmonico, l’Odeon , il Bra. Con il tempo, hanno chiuso praticamente tutte, con la notabile eccezione del Rivoli di piazza Bra che ha scommesso sulla propria rinascita diventando un piccolo multisala.
Altre ancora sono state riconvertite, in spazi commerciali e residenziali. Sono interventi complicati, perché non è facile intervenire su spazi di questo tipo e di queste dimensioni.
Ascione Tanti incontri con Comune e soprintendenza, siamo in una fase concreta
Prima delle videocassette, VERONA dei Dvd e soprattutto dello streaming via Internet, il centro di Verona pullulava di sale cinematografiche. Il Nuovo, il Filarmonico, l’Odeon , il Bra. Con il tempo, hanno chiuso praticamente tutte, con la notabile eccezione del Rivoli di piazza Bra che ha scommesso sulla propria rinascita diventando un piccolo multisala. Altre ancora sono state riconvertite, in spazi commerciali e residenziali: è il caso dell’ex Marconi di via Mazzini e, prima ancora, del Capitol di via Carducci. Sono interventi complicati, perché non è facile intervenire su spazi di questo tipo e di queste dimensioni, che spesso in centro a Verona presentano vincoli architettonici (quando non archeologici) insormontabili. I tempi paiono però essere maturi perché altri tre ex cinema cittadini trovino una nuova vita.
Solo uno di questi, il Ciak di via XX Settembre chiuso ormai da oltre un decennio, continuerà ad essere un cinema: al progetto, opportunamente ribattezzato «RiCiak», sta lavorando da circa due anni una associazione di cittadini di Veronetta, che giovedì alle ore 18,30 alla pizzeria Santa Marta - proprio accanto alla sala, nella galleria, in via Cantarane 17 - si presenterà al pubblico. Da un paio di mesi è partita una campagna di sottoscrizioni, l’idea è di fare del nuovo Ciak non solo un cinema, ma anche uno spazio per laboratori e attività artistiche. È quello che ha fatto, in parte, la Fucina Machiavelli con l’ex cinema Mazziano di via Madonna del Terraglio, con un focus più sul teatro e sulla musica che sui film.
La seconda sala che andrà incontro ad una metamorfosi è quella dell’ex cinema Corallo di via IV Spade. Il progetto ha avuto una gestazione lunghissima perché prevede il recupero, oltre che dell’ex cinema risalente al 1947, del contestuale cinquecentesco palazzo a firma del Palladio, un unicum a Verona. La svolta è arrivata nel 2013, quindi cinque anni fa, con il parere favorevole della soprintendenza per l’uso residenziale del palazzo e per il cambio in destinazione d’uso commerciale dell’ex cinema. Per quest’ultimo passaggio, serve una apposita variante urbanistica approvata dal consiglio comunale: ed è qui che il progetto è stato rallentato, soprattutto a causa del cambio della guardia a Palazzo Barbieri. Il progetto per il nuovo Corallo è comunque stato salvato nella variante 23 rivista dall’amministrazione Sboarina rispetto a quella Tosi. È attesa nei prossimi giorni la discussione per l’approvazione definitiva, in seconda lettura, del provvedimento. «Un progetto conservativo, con vincoli molto forti, di fatto non si può toccare quasi nulla», sottolinea l’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala.
Una novità significativa riguarda invece l’ex cinema Astra di via Oberdan, in completo abbandono da ormai tre lustri. Il complesso, rilevato da una immobiliare romana, avrebbe anch’esso dovuto trasformarsi in destinazioni commerciali di pregio. Il primo accordo tra Comune e proprietà è del 2006, ai tempi della giunta Zanotto, ma il ritrovamento dei resti di una villa di epoca romana nelle fondamenta durante gli scavi propedeutici ha portato a ridefinire tutto, con un allungamento biblico dei tempi. «Ma ora, finalmente, siamo vicini ad una svolta seria - assicura l’avvocato Maurizio Ascione, che rappresenta la proprietà - Ci sono stati diversi incontri con la soprintendenza e con il Comune, nel giro di qualche mese la riflessione che è in corso sulla proposta di riqualificazione sarà conclusa». Viene confermato che per l’ex Astra verrà chiesto un cambio di destinazione d’uso in commerciale, anche se mancano i dettagli. In ogni caso, assicura Ascione, «dopo oltre dieci anni, siamo entrati in una fase oggettivamente concreta».
Investire negli ex cinema, non necessariamente per farci un cinema, potrebbe insomma essere una delle tendenze su cui si caratterizzerà il prossimo anno a Verona.