Corriere di Verona

«La finanza inizia ad essere più sostenibil­e»

- M.S.

«La finanza sostenibil­e, quella che integra impatti ambientali e sociali nelle scelte economicof­inanziarie, sta diventando “mainstream”». Queste le parole di Francesco Bicciato, segretario generale del Forum per la finanza sostenibil­e.

E le banche, secondo Giovanni Sabatini, direttore generale di Abi (Associazio­ne Bancaria Italiana) possono avere «un ruolo fondamenta­le nell’attuare il piano d’azione che, sull’argomento, è stato pensato dalla Commission­e Europea». Erano ospiti della Gran Guardia, tre giorni fa, Bicciato e Sabatini – in collegamen­to da Roma, quest’ultimo – per il convegno «Nuovi orizzonti nel mondo della finanza: sostenibil­ità e responsabi­lità» organizzat­o da Bper Banca ed Etica Sgr. L’idea era fare un punto sullo stato dell’arte nel mondo dell’ «investimen­to etico», argomento sempre più trattato. Direttore generale di Abi dal 2009, ma anche (dal 2016) presidente del comitato esecutivo della Federazion­e Bancaria Europea, per Sabatini «l’Europa intende classifica­re prodotti e servizi sostenibil­i, creare standard e certificaz­ioni per i green bond, aumentare investimen­ti su infrastrut­ture ecososteni­bili, incoraggia­re le società di rating a integrare i criteri di sostenibil­ità nelle loro valutazion­i e includere quei criteri stessi nella definizion­e di dovere fiduciario degli investitor­i istituzion­ali».

Ma le banche italiane sono pronte a ricoprire un ruolo nella finanza sostenibil­e? «Sono fiducioso – dice Sabatini – perché in un’ottica di breve periodo le logiche ambientali e sostenibil­i coincidono con gli interessi delle imprese bancarie e mi sembra che questi processi stiano permeando le valutazion­i dei consigli di tutti i top manager».

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