Silvia, la regina della boxe cresciuta a Verona
L’infortunio che sette anni fa le aveva maciullato un ginocchio in un campo da beach volley poteva scrivere la parola fine sulla sua carriera. Invece da quell’episodio la vita sportiva di Silvia Bortot ha trovato nuova linfa che l’ha portata venerdì sera a diventare campionessa d’Europa dei pesi superleggeri di boxe battendo la francese Marie-Hélène Méron. Per la prima volta un’italiana si è presa la cintura dei 64 chili. Un incontro dominato quello dell’atleta che abita ad Abano, che è cresciuta alla Padova Ring e che ogni giorno raggiunge San Bonifacio nel veronese dove lavora come grafica. «Ancora non ci credo, questa vittoria è arrivata dopo un lungo periodo di allenamento ed è stata costruita con tutto il team», racconta la trentaquattrenne. Una veneta a tutto tondo la Bortot: trevigiana d’origine, di Motta di Livenza, ha tirato i primi pugni a Mestre, si è formata nel Padovano ed è esplosa alla Verona Boxing Fight di Luca Tescaroli che è anche il suo coach. «Mi ha seguito nel passaggio ai professionisti. E’ stato uno dei pochi a credere in me».