L’uomo di 56 anni ricoverato al centro ustioni
Incidente in cartiera a Ca’ di David. Dipendente veronese di 56 anni ricoverato in gravissime condizioni
È stato lui stesso a chiamare i soccorsi, dopo es- sere stato investito dall’esplosione di una valvola per la vaporizzazione di uno dei macchinari all’interno della Cartiera Saci a Ca’ di David.
L’uomo, 56 anni, responsabile di uno dei settori dello stabilimento, sarebbe stato impegnato ad aprire una delle valvole del macchinario. Poco prima delle 15, per cause ancora tutte da accertare, il dispositivo di scarico è letteralmente «schizzato» prendendolo in pieno.
È stato lui stesso a lanciare l’allarme, nonostante il dolore lancinante provocato dalle ustioni su gran parte della superficie corporea. Investito in pieno dall’esplosione di una valvola per la vaporizzazione di uno dei macchinari all’interno della Cartiera Saci di strada della Ferrovia, nella zona industriale a sud della città tra località Genovesa e Ca’ di David.
L’uomo, 56 anni, responsabile di uno dei settori dello stabilimento, sarebbe stato impegnato ad aprire una delle valvole del macchinario. Poco prima delle 15, per cause ancora tutte da accertare, il dispositivo di scarico è letteralmente «schizzato» prendendolo in pieno. E il dipendente, veronese residente in provincia, sarebbe stato avvolto dal vapore ustionante uscito a forte pressione dal macchinario. Rimasto sempre cosciente, ha chiesto aiuto ai colleghi e ha chiamato direttamente il 118. La centrale operativa di Verona Emergenza ha inviato sul posto automedica e ambulanza. Il personale, una volta sul posto, lo ha stabilizzato prima di trasportarlo in codice rosso all’ospedale di Borgo Trento dove è stato trasferito nel reparto di Terapia Intensiva Grandi Ustionati.
Al momento i medici si sono riservati la prognosi. Sul posto, sono poi giunti gli agenti delle volanti, seguiti a ruota dai tecnici dello Spisal dell’Usl 9, l’ufficio competente in materia di sicurezza sui luoghi del lavoro. Saranno questi a dover verificare cosa sia accaduto e se alla base dell’incidente vi sia stata un’imprudenza da parte della vittima o un malfunzionamento del macchinario. Su disposizione del magistrato di turno, al termine delle verifiche, il macchinario potrebbe venir posto sotto sequestro.
Nessun commento da parte dei dipendenti e dei vertici della Cartiera. Un incidente, quello di ieri, che accende nuovamente i riflettori sul tema della sicurezza sul lavoro nella provincia scaligera. Un territorio che, secondo la recente pubblicazione dell’Osservatorio nazionale Vega, conquista il tutt’altro che invidiabile primato a livello regionale per quel che riguarda gli infortuni mortali nel 2018 (periodo da gennaio a novembre) con 28 vittime. A seguire, con 19 decessi a testa, Padova e Treviso. Quello appena concluso, in Veneto è stato un anno nero per quel che ha riguardato le morti bianche con 113 vittime ri- spetto alle 84 dell’anno precedente.
L’Osservatorio ha reso noto anche il numero degli infortuni non mortali. E, purtroppo, anche questo dato è in crescita con 70.837 casi in Veneto rispetto ai 68.963 del 2017. E anche in questo settore, la provincia scaligera si conferma capofila con 14.959 incidente, seguita da Vicenza (13.554) e Padova (13.292).
Sempre cosciente
È stato lui stesso a chiamare il 118 e ad avvisare i colleghi di quanto era successo