Biglietti a 608 euro per l’Arena La torcia partirà da Lampedusa
Vedere lo sci a Cortina costerà 68 euro. Previsto il sold-out
VENEZIA Saranno Olimpiadi «low cost», assicurano Cio, Coni, Veneto e Lombardia, Milano e Cortina. Per gli organizzatori, forse, ma per gli spettatori... Un biglietto per la cerimonia di apertura allo stadio Meazza di San Siro, Milano, costerà 536 euro; uno per quella di chiusura all’Arena di Verona addirittura 608 euro. Richiederà un certo sforzo agli appassionati anche il pattinaggio artistico, tra le discipline più amate e popolari, che sarà ospitato al Forum di Assago a Milano: 311 euro. Al Forum si disputerà pure lo short track e, anche qui, prezzo di assoluto rispetto: 172 euro. Lo sci alpino femminile, diventato con Lindsey Vonn e Sofia Goggia perfino più trendy di quello maschile, sarà l’evento clou di Cortina: qui basteranno 68 euro, che sono comunque l’equivalente di un big match della Serie A. Complessivamente il dossier Milano-Cortina conta di incassare 234 milioni di euro dai biglietti, con un tasso di vendita prossimo al sold-out (i posti disponibili saranno 2,9 milioni). A dominare la classifica delle entrate dovrebbe essere l’hockey, con la bellezza di 56 milioni, seguito per l’appunto dal pattinaggio artistico (42,5 milioni) e dalla cerimonia di apertura a San Siro (evento one-shot ma da 80 mila posti che dovrebbe valere 38,6 milioni).
Un’altra curiosità riguarda il percorso della torcia olimpica che, proveniente da Olimpia, in Grecia, arriverà in Italia nella sua isola più meridionale, Lampedusa (il nome deriva da
lampás, che in greco significa proprio «torcia»). Una meta che non mancherà di suscitare qualche riflessione nel leghistissimo Veneto, dal momento che si tratta della porta a Sud dell’Europa, luogo simbolo della difficile accoglienza dei migranti. Da lì, la fiamma volerà poi a Roma, dove sarà accolta dal Presidente della Repubblica per arrivare quindi a Cortina il 26 gennaio, giorno in cui fu inaugurata l’edizione del 1956. L’intenzione è quella di coinvolgere star italiane e internazionali dello sport, del cinema, della musica, della cultura e della moda come tedofori e, per celebrare la bellezza delle Alpi, ricordare le edizioni di Innsbruck, Garmisch, Partenkirken, St. Moritz, Chamonix, Albertville, Grenoble e ovviamente Torino. Sfogliando il dossier s’incontrano molti dati interessanti, non solo tra i capitoli d’entrata (riassunti nella tabella in alto, come gli investimenti) ma anche tra quelli di uscita: per l’information technology, divenuta ormai l’infrastruttura prioritaria, serviranno 140 milioni di euro, più del doppio di quanto è stato messo a bilancio per i servizi di trasporto, 60 milioni; mangiare e bere, con stoviglie rigorosamente riciclabili e recuperando ciò che si avanza, costerà 26 milioni mentre per la promozione, la comunicazione e il marketing sono a bilancio 59 milioni. Per manager e personale di vario livello ci sono 105 milioni.
Ora si attende la visita della Commissione guidata dall’ex boxeur romeno Octavian Morariu, in agenda tra il 2 e il 6 aprile. Con una raccomandazione del Cio: niente regali, di alcun valore, niente biglietti omaggio, notti in hotel, cene di lusso. Niente di niente o si rischia la squalifica.