Corriere di Verona

Dopo lo scoppio la famiglia resta in ospedale

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«Non sappiamo nulla, il nostro amico ieri sera non riusciva a parlare. È stato sedato appena è arrivato in ospedale». E ieri pomeriggio, al primo piano del Polo Confortini, erano in tanti ad attendere le prime informazio­ni dei medici sullo stato di salute del giovane padre nigeriano rimasto ustionato da una fiammata partita da una bombola all’interno della sua abitazione di Caldiero, venerdì sera. La moglie e il figlio di 5 anni, che a causa dello spavento si erano messi in salvo gettandosi dalla finestra, erano stati invece accompagna­ti in ospedale a San Bonifacio. E, fino al primo pomeriggio di ieri, stando al racconto degli amici, erano ancora ricoverati. «Non sanno dire cosa sia accaduto spiegavano gli amici -. Speriamo solo che possano riprenders­i presto».

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