Corriere di Verona

La Scaligera al big match, PalaDozza da sbancare

La Tezenis di Dalmonte, seconda, affronta la capolista Fortitudo: tra i lunghi è out Udom

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In quel quadro pieno di colori accesi che è il big match del PalaDozza, spicca una sola pennellata grigia. È l’assenza del quinto miglior rimbalzist­a a Est in A2, Udom, cui la Scaligera dovrà rinunciare a lungo (gennaio, febbraio e forse marzo) e senza il quale sarà più difficile, oggi, provare a svoltare la trama del campionato.

Per trasformar­e FortitudoT­ezenis in qualcosa di diverso dal match d’andata, quando Verona (81-90, alla fine) andò all’intervallo con un solo canestro da due e la sensazione che la ditta Leunen-Pini fosse un posto di blocco, Candussi e Quarisa dovranno farsi giganti d’area mentre l’ampio pacchetto degli esterni — Amato, Ferguson, Henderson, Severini — dovrà mostrare la miglior versione di sé nel tiro da fuori (freccia prediletta nell’arco della Scaligera, media del 38%) e al contempo prepararsi ad attaccare il ferro o cercare transizion­i veloci, situazioni su cui Luca Dalmonte chiede migliorame­nti. Alla Tezenis i tifosi chiedono l’impresa e a Bologna, palla a due ore 18, ne arriverann­o oltre duecento. Quella voglia matta è figlia delle nove vittorie in fila e di un secondo posto a 22 punti che, visti i 28 della capolista, elegge questo duello a possibile sliding door del girone Est: la giovane Verona, 24 anni d’età media, può riaprire i giochi, la «vecchia» Bologna, roster sui 30 anni ed esperienza a pacchi, può dare un ulteriore giro di chiave.

Anche la Effe, cui Dalmonte vuol togliere i rimbalzi d’attacco e il campo aperto (provati e riprovati in allenament­o i rientri difensivi) non è esattament­e al top: su capitan Mancinelli pende ancora l’interrogat­ivo, la rotazione dei lunghi ritroverà Benevelli solo a patto che quest’ultimo stia bene. In tutto il resto, però, la Fortitudo scoppia di salute, s’è pappata le prime 9 gare, ha perso con la Bakery Piacenza, ha subito vinto le successive cinque. Qualche trappola, Dalmonte, pensa di riservarla in particolar­e ad Hasbrouck, bomber degli emiliani, 16.6 punti, 38% da tre, mentre il già citato tandem CandussiQu­arisa dovrà andare di sportellat­e con Leunen (12.6 punti, 62% da due, 8.3 rimbalzi) e l’ex gialloblù Pini (10.2 con 4.2 rimbalzi). «Affrontiam­o i migliori — dice Candussi — e per noi è una partita che significa molto: per stazza, qualità e intelligen­za tattica Bologna mette alla prova la nostra maturità».

Maturità e resistenza: perché senza Udom la Scaligera deve aggiungere al proprio serbatoio, in piazzale Azzarita, almeno un paio di litri di benzina in più.

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