Barocco, jazz e ricerca al teatro Ristori
Stasera l’orchestra diretta da Schuldt, poi Picotti e Rava
Sarà una settimana all’insegna della musica quella firmata dal Teatro Ristori: classica, da camera, barocca e jazz, eseguita da grandi orchestre e artisti di fama internazionale. Aprirà lo spartito stasera alle 20.30 la Munchener Kammerorchester, guidata dalla bacchetta del direttore Clemens Schuldt. I 28 musicisti dedicheranno la seconda data della stagione concertistica ai compositori austriaci, includendo nel programma l’Ouverture dell’opera buffa La Finta Giardiniera e il concerto per pianoforte K 453 di Mozart, lo scherzo per orchestra d’archi di Schreker e la Quinta sinfonia di Schubert. Special guest: il pianista Aaron Pilsan.
Protagonisti del secondo appuntamento di «Musica con le Ali», domani alle 20.30, saranno la violoncellista Erica Picotti e il pianista Itamar Golan, che daranno corpo alle opere di Stravinskij, Debussy e Prokofiev. La musicista classe 1999, diplomatasi al conservatorio a 14 anni con menzione d’onore e con un curriculum di collaborazioni di tutto rispetto, ha inciso meno di un anno fa il suo primo cd per la Warner Classics, in duo con Itamar Golan, parte attiva della kermesse. Per il camerista più richiesto del momento sarà un grande ritorno in città, dopo anni di assenza dai palcoscenici scaligeri. Giusto il tempo di un applauso e il Ristori torna ad aprire le porte. Giovedì 17 alle 20.30 tocca alla rassegna barocca farsi spazio nella programmazione, con il nome altisonante dell’Ensemble Zefiro. Diretto da Alfredo Bernardini, uno dei fondatori dell’Ensemble targato 1989, lo Zefiro interpreterà le musiche di Bach, Telemann e Fasch, impreziosite dalla voce del bassobaritono Dominik Woerner.
Si volta pagina nel weekend con uno degli esempi più lampanti di connubio di generi. Per la quarta serata di musica jazz International Strings, le luci saranno tutte puntate sul Trio Rava, Guidi, Herbert (il concerto inizierà alle 20.30): un’unica sessione d’improvvisazione di tecnica e sensibilità diverse grazie alla tromba di Enrico Rava, icona del jazz, e al pianoforte del prodigioso Matthew Herbert, conditi dalle performance elettroniche del produttore e sperimentatore Giovanni Guidi. www.teatroristori.org.