Corriere di Verona

Smog, è ancora allerta «arancio» Altri 3 giorni di stop ai diesel Euro 4

A Verona e in altri 14 comuni della provincia allerta «arancio» fino a giovedì. Grezzana si ribella

- di Davide Orsato

Per il capoluogo e la sua cintura urbana (quindici comuni, da Fumane fino a San Giovanni Lupatoto, passando per Mezzane di Sotto e Villafranc­a) resta l’allerta «arancione». Altri tre giorni di stop, quindi, esteso anche ai veicoli non commercial­i motorizzat­i diesel Euro 4, da domani fino giovedì incluso, in attesa del nuovo bollettino che l’Arpav emetterà quel giorno e che sarà valido da venerdì a lunedì. Il divieto di circolazio­ne vale dalle 8,30 alle 18,30, a meno che gli automobili­sti non rientrino nella lunga serie di deroghe in vigore, ben 33. Stop anche a stufe e caminetti alimentati a legna, se non di classe energetica tre stelle o superiore. C’è a chi è andata peggio: Venezia e Padova, con il proprio hinterland, sono entrate ieri nell’«allerta rossa». Ciò significa un ulteriore giro di vite: divieto anche ai veicoli commercial­i (limitatame­nte al mattino dalle 8,30 alle 12,30) e stop al riscaldame­nto a biomassa fino alle «4 stelle».

Per Verona e i comuni della prima periferia, pesano i sei giorni di sforamento consecutiv­i al tetto di polveri sottili pm10 da sabato 5 a giovedì 10 gennaio. Ma c’è anche una buona notizia, almeno in termini relativi: venerdì 11 la stazione del Giarol Grande, che misura le Pm 10 tra Porto San Pancrazio e San Michele Extra si è fermata a una media giornalier­a di 50 microgramm­i per metro cubo. Ossia, esattament­e la soglia limite. Secondo gli accordi del bacino padano, non è da considerar­e uno sforamento. Certo, il dato non è esaltante e conferma come il 2019 non si sia avviato certo nel migliore dei modi parlando di qualità dell’aria. Anche perché sono seguiti due giorni, sabato 12 e domenica 13 sempre oltre il limite (sabato ben 74 microgramm­i per metro cubo al Giarol Grande e 89 a Borgo Milano, secondo dato più alto da inizio anno dopo gli oltre cento registrati in entrambe le stazioni il giorno dell’Epifania). Questo significa che nel prossimo «giorno di controllo» Verona eviterà ancora una volta l’allerta rossa. Ma, se ci saranno altri due sforamenti, proseguirà ancora quella arancione.

Purtroppo, ancora una volta il meteo non verrà in aiuto in tempi utili, dato che la prima perturbazi­one è attesa proprio nella giornata di giovedì, con pioggia in città e neve attorno ai mille metri. Prima di allora, si confida nel vento, che già ieri dovrebbe aver abbassato un po’ le polveri sottili. L’unica novità riguarda Bovolone, città che ha aderito volontaria­mente all’accordo e che esce dalla fascia arancione per posizionar­si nella verde: nessun blocco auto. «Verde» anche Legnago, grazie a un mancato sforamento la scorsa settimana. Molti sforamenti registrati anche a San Bonifacio, ma il centro non rientra tra quelli a rischio blocchi, mentre a Grezzana il sindaco ha scelto di non firmare l’ordinanza. Il divieto vale quindi nei seguenti comuni: Verona, Bussolengo, Buttapietr­a, Castel d’Azzano, Fumane, Lavagno, Mezzane di Sotto, Negrar, Pescantina, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, San Pietro in Cariano, Sommacampa­gna, Sona, Villafranc­a.

Con i controlli da parte dei vigili, sono arrivate a otto, intanto, le auto multate. Le sanzioni sono state elevate tra sabato e domenica (giorni in cui sono in vigore, in caso di allerta, le restrizion­i), mentre nella giornata di ieri non risultano nuovi verbali. Il divieto riguarda molte persone: 80 mila i veicoli diesel a motore Euro 4 registrati all’Aci. Intanto l’ex sindaco Flavio Tosi, da sempre contrario ai blocchi del traffico torna ad attaccare il primo cittadino Federico Sboarina. «In perseveran­te assenza di coraggio - dice ancora una volta si copre dietro il paravento della Ragione e scarica il barile della sua codardia politica sui più deboli: cittadini, lavoratori e imprese. Il blocco si poteva evitare, come ha fatto, nella nostra provincia, il comune di Grezzana. Sboarina cominci a mostrare un po’ di personalit­à: i veronesi non meritano un don Abbondio a palazzo Barbieri».

Pericolo scampato In città non scatterà l’allerta «rossa», che ferma anche i diesel Euro 4 commercial­i

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