Corriere di Verona

Amt, accertator­i sosta muniti di telecamere anti aggression­e

Bodycam sulla divisa, dipendenti più tutelati

- Matteo Oxilia

Sarebbe bello poter registrare anche le scuse. Quelle che a molti sarà capitato di inventare pur di evitare la multa. Ma per ora la bodycam giocherà un ruolo diverso. Gli accertator­i della sosta da oggi avranno un occhio in più per garantire la sicurezza personale. In caso di pericolo, colluttazi­one, insulti oltre al verbale scatterà il video.

Funziona così: ognuno dei 20 dipendenti Amt avrà in dotazione questa bodycam. Cioè un apparecchi­o elettronic­o, una telecamera, applicato alla divisa e pronto a registrare eventuali aggression­i, fisiche o verbali. Verona è tra i primi comuni in Italia ad avviare questo progetto per attività lavorative pubbliche non legate alla pubblica sicurezza. Dopo che a Roma, Milano, Torino e Napoli ai reparti mobili è stato dato in dotazione anche lo spray al peperoncin­o. Oggetto piccolo e leggero (8 centimetri per 7) ma deterrente utile, sperano in Amt.

«È un’apparecchi­atura che abbiamo voluto adottare per tutelare il nostro dipendente e indurre l’utente a mantenere un comportame­nto normale afferma Carlo Alberto Voi, direttore generale Amt -. I nostri accertator­i sono sul territorio per garantire che ci sia il rispetto di una norma e che ci sia ordine nella sosta, che molte volte è selvaggio».

Nel momento di eventuale pericolo, basteranno due semplici tocchi per avviare la registrazi­one. «In tutto sono state acquistate venti bodycam dal costo, ciascuna, di circa 700 euro - informa Francesco Barini, presidente Amt -. Abbiamo raggiunto l’accordo con le sigle sindacali e gli accertator­i stessi per aumentare la sicurezza durante le ore di lavoro».

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Prevenzion­e Una delle nuove telecamere

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