Amt, accertatori sosta muniti di telecamere anti aggressione
Bodycam sulla divisa, dipendenti più tutelati
Sarebbe bello poter registrare anche le scuse. Quelle che a molti sarà capitato di inventare pur di evitare la multa. Ma per ora la bodycam giocherà un ruolo diverso. Gli accertatori della sosta da oggi avranno un occhio in più per garantire la sicurezza personale. In caso di pericolo, colluttazione, insulti oltre al verbale scatterà il video.
Funziona così: ognuno dei 20 dipendenti Amt avrà in dotazione questa bodycam. Cioè un apparecchio elettronico, una telecamera, applicato alla divisa e pronto a registrare eventuali aggressioni, fisiche o verbali. Verona è tra i primi comuni in Italia ad avviare questo progetto per attività lavorative pubbliche non legate alla pubblica sicurezza. Dopo che a Roma, Milano, Torino e Napoli ai reparti mobili è stato dato in dotazione anche lo spray al peperoncino. Oggetto piccolo e leggero (8 centimetri per 7) ma deterrente utile, sperano in Amt.
«È un’apparecchiatura che abbiamo voluto adottare per tutelare il nostro dipendente e indurre l’utente a mantenere un comportamento normale afferma Carlo Alberto Voi, direttore generale Amt -. I nostri accertatori sono sul territorio per garantire che ci sia il rispetto di una norma e che ci sia ordine nella sosta, che molte volte è selvaggio».
Nel momento di eventuale pericolo, basteranno due semplici tocchi per avviare la registrazione. «In tutto sono state acquistate venti bodycam dal costo, ciascuna, di circa 700 euro - informa Francesco Barini, presidente Amt -. Abbiamo raggiunto l’accordo con le sigle sindacali e gli accertatori stessi per aumentare la sicurezza durante le ore di lavoro».