L’accusa del Pd: «Cav paralizzata da 5 mesi»
Il 23 febbraio scorso, un anno fa, Regione e Anas firmarono un protocollo che prevedeva il trasferimento di 700 chilometri di strade dalla Regione ad Anas (e pazienza se ora con l’autonomia si ragiona sul contrario), l’ingresso di Anas nel capitale di Veneto Strade e la possibilità di utilizzare gli utili di Cav, società mista Regione-Anas che gestisce il Passante, per le infrastrutture venete: parliamo di 300 milioni l’anno a partire da aprile, quando Cav avrà finito di ripagare il mutuo contratto con Anas per la costruzione dell’autostrada, al 2032. «Il punto - attacca il gruppo dem a Palazzo Ferro Fini guidato da Stefano Fracasso - è che dopo l’addio di Armani e l’arrivo in Anas di Gemme e Simonini Cav è alla paralisi. Mentre la Regione a ottobre ha fatto la sua parte, Anas non ha rinnovato i suoi membri del consiglio di amministrazione, che non si riunisce più da 5 mesi. Non si sa se l’accordo sulla destinazione al territorio degli utili sia ancora valido né si sa come sia finita la storia delle tariffe, dopo l’aumento deliberato da Cav e lo stop annunciato dal ministro Toninelli». Replica Luisa Serato, riconfermata presidente di Cav: «È vero che il cda non si riunisce da tempo ma una riunione è fissata per il 29 gennaio e finora abbiamo atteso le nomine di Anas per cortesia istituzionale. Quanto alle tariffe, dal ministero non abbiamo ricevuto nulla, per cui l’adeguamento resta. Infine, confermo l’intenzione di destinare al territorio gli utili da aprile in poi, ma occorrerà un accordo tra il ministero e la Regione». Il Pd però non mollae rilancia: «Anche il completamento della Sr10 tra Carceri e Legnago è bloccata a causa dello stallo».