Uomo e ambiente, le idee dello scienziato vicentino che costruisce pareti verdi per depurare l’acqua
I cambiamenti climatici sono uno degli aspetti che stanno modificando il mondo Il Patto anti-smog tra le Regioni della Pianura Padana? Il passo avanti. Pfas, nodo irrisolto
95%-98% della produzione di Co2, anidride carbonica. Il 2018 è stato un anno caldissimo».
Ecco spiegati i 20 gradi a Natale, mancanza di neve e siccità nella stagione fredda.
«Ecco, riguardo gli eventi estremi abbiamo a disposizione meno dati certi, ma è acclarato il ruolo giocato dallo smog, che noi produciamo. Penso per esempio alle polveri sottili».
Pm10 e Pm2,5 sono di nuovo alle stelle, Padova, Venezia e Treviso hanno raggiunto il livello d’allarme massimo, il rosso. Servono i provvedimenti adottati da Regioni e Comuni per ripulire l’aria?
«Il passo avanti è stato il Patto anti-smog firmato nel giugno 2017 dalle Regioni della Pianura Padana, l’area più colpita, cioè Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia: un progetto coordinato molto più efficace rispetto alla valenza simbolica della domenica ecologica promossa dal singolo Comune. Per ottenere risultati bisogna limitare le emissioni: si parla di traffico ma io mi riferisco anche alla necessità di sostituire gli impianti a biomasse, altro nodo fondamentale al quale però non si accenna mai». Cosa può fare la politica?
«Ci sono già i finanziamenti per la sostituzione di queste caldaie, mi riferisco agli Ecobonus replicati nella Finanziaria 2019 e che concedono una detrazione fino al 65% per tutti gli interventi di risparmio energetico. Ma ci vorrebbero politiche coordinate e soprattutto a lungo termine, legate anche alla mobilità sostenibile anti-Pm10, che ancora non vedo. L’efficientamento energetico per la casa e la meccanizzazione del riscaldamento hanno abbassato le emissioni».
La comunità scientifica in che modo sta affrontando le sfide globali come appunto i cambiamenti climatici, la deforestazione, il consumo del suolo?
«Con l’implementazione delle fonti energetiche alternative, penso al fotovoltaico e all’eolico, e rendendo più efficienti le strategie di sequestro del carbonio dall’atmosfera e di riduzione delle emissioni di metano e di ossido di diazoto, caratterizzati da un potere di riscaldamento superiore». Qual è il fronte più «caldo» nel Veneto? «L’emergenza Pfas, non ancora risolta, visto anche l’ampliamento