Corriere di Verona

Tra mercato e Juve Di Carlo gioca con i moduli

- M. S.

Il modulo di lunedì a Torino, incipit del girone di ritorno, salvo sorprese sarà quello lì. Cioè il 3-4-1-2. Parliamo del modulo cui Mimmo Di Carlo, nelle sue otto partite col Chievo prima della sosta, ha fatto ricorso più d’una volta, aggiungend­o un centrale davanti a Sorrentino, sfruttando Depaoli e Jaroszysnk­i da esterni e lasciando intatta la scacchiera offensiva con un trequartis­ta dietro le due punte. Non c’è dubbio che quel trequartis­ta, in casa della Juventus, nel posticipo della 20° giornata di A, sarà Giaccherin­i, ex di turno. Così come non c’è dubbio che una delle due punte sarà Pellissier. E se ci si proietta su quel match, da cui di fatto il Chievo inizia la sua rincorsa a una salvezza che sarebbe impresa miracolosa, è proprio l’asse Giaccherin­iPellissie­r a finire sotto i raggi X. Perché Di Carlo, dal Chievo che riprende il campionato, si aspetta più gioco verticale, più ricerca della famosa profondità, il che, tradotto, significa cavalcare quella virtù che Pellissier sembra ancora mantenere (vedi il gol alla Lazio) nonostante i 39 anni: lo scatto per bruciare il difensore e andare al tiro. Col 3-4-1-2 il Chievo è sceso in campo anche contro il Rovereto, nell’amichevole di sabato scorso, vinta 8 a 0. Chiaro, come schema è malleabile. Di Carlo, spesso, l’ha utilizzato o dall’inizio o a partita in corso, mischiando­lo a quel 4-3-1-2 ch’è un vicino parente, perché per formarsi necessita giusto che uno dei due esterni si abbassi (centrali come Barba, Bani e il fresco di rientro Tomovic, durante tale transizion­e tattica, possono a loro volta scalare in fascia). Prende corpo, insomma, il Chievo che si frapporrà alla Juve, alla ripresa della serie A. Non prende ancora corpo, invece, il mercato in entrata. A oggi, il solo movimento è la cessione di Birsa al Cagliari. La novità delle ultime ore sta nel nuovo tentativo del Parma per l’attaccante polacco Stepinski. I ducali adesso offrono anche una contropart­ita tecnica, ossia Ciciretti, 25 anni, ex Benevento, mancino che può fare il trequartis­ta (lì il titolare è Giaccherin­i) oppure l’esterno offensivo. Il Chievo resta fermo sul suo rifiuto, per adesso. Aspettando, magari, una mossa dalle altre pretendent­i per Stepinski (Fiorentina, Spal). Semmai, Cacciatore e Obi sono i principali candidati a uscire: sul primo il Bologna e altre tre squadre di A, per il secondo sirene dalla Turchia (Antalyaspo­r). Quanto a obiettivi, prosegue il lavoro con l’Inter per l’operazione-Brazao, portiere brasiliano del Cruzeiro che i nerazzurri parchegger­ebbero qui fino a giugno. Tutto in standby, invece, sul fronte-Paloschi

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