Solenghi-Lopez in versione papale «Vi faremo ridere»
La coppia di comici domani al Teatro Astra di San Giovanni Lupatoto. «Quando interpretiamo i papi facciamo fatica a non ridere. Canteremo Gaber e Paolo Conte»
Insieme si raccontano (anche in questa intervista), cantano e intrattengono il pubblico in uno Show che macina «sold out» su e giù dallo Stivale. Sono Massimo Lopez e Tullio Solenghi, che domani sera alle 21 divideranno il palcoscenico del Cinema Teatro Astra di San Giovanni Lupatoto con la Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio (al sax), con Fabio Gangi (al piano), Ezio Rossi (al basso), Marco Serra (alla batteria) e Caterina Comeglio (voce e percussioni).
Si tratta di un compendio di repertorio o è totalmente nuovo?
Solenghi: «È una carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali e interazioni col pubblico: un calderone del nostro passato e del nostro modo di stare sul palcoscenico coniugato all’attualità. È un sistema di scatole cinesi in cui da cosa nasce cosa...».
Lopez: «Di sicuro c’è il nostro marchio di fabbrica. Ci sono dei personaggi di repertorio, ma quello che vedrà chiaramente lo spettatore è l’impronta tipica dei nostri spettacoli».
C’è anche improvvisazione?
Lopez: «Certo. Anche perché lo show è frutto di una nostra invenzione: nasce come improvvisazione, per poi esser scritto in un secondo momento. Man mano che recitiamo e che lo portiamo in scena, nascono situazioni e battute nuove, tant’è che molta gente è venuta a vederci più volte a distanza di tempo e ha trovato sempre qualcosa di nuovo».
Un feeling duraturo il vostro.
Lopez: «Conosco Tullio da quando ho 23 anni, ma è negli Anni Ottanta che abbiamo iniziato a stare gomito a gomito, con Il Trio. Le nostre strade si sono divise per un po’ di anni, ma la scintilla non si è mai spenta, tant’è che abbiamo sempre pensato di tornare a fare qualcosa insie-
me».
E come siete passati dal dire al fare?
Lopez: «Tutto è nato al “Tale e quale show”: ci siamo rivisti lì e abbiamo interpretato Frank Sinatra & Dean Martin e altri artisti. Carlo Conti vedendo la nostra performance e il nostro affiatamento, nonostante fossero quasi 15 anni che non facevamo nulla insieme, ci ha detto: “perché non lavorate a uno spettacolo? Siete pazzeschi insieme”. Ed eccoci qui».
C’è un personaggio del vostro repertorio a cui siete più legati?
Solenghi: «Difficile dirlo. Forse il momento più esilarante è l’incontro tra papa Bergoglio e papa Ratzinger. Facciamo fatica anche noi a restar seri durante i dialoghi».
Lopez: «Rispetto al passato, c’è di nuovo che cantiamo insieme».
Che cosa canterete?
Solenghi: «Da Frank Sinatra a Giorgio Gaber, da Paolo Conte a Patty Pravo, più duetti della musica italiana e internazionale come Paoli & Vanoni e Simon & Garfunkel. Tutti brani conosciuti, che creano un caleidoscopio di sonorità, anche grazie alla grandissima orchestra al nostro fianco».
Se Anna Marchesini fosse tra il pubblico, cosa vi direbbe?
Solenghi: «Si alzerebbe e verrebbe sul palcoscenico a recitare accanto a noi».