Palach, confermato il concerto delle polemiche Tre location «segrete»
«Il concerto si farà, senza il minimo dubbio». Né è certo Andrea Bacciga, consigliere comunale di Battiti ed uno degli organizzatori dell’evento di sabato sera in memoria di Jan Palach, che così tante polemiche ha suscitato per l’accostamento dell’eroe della Primavera di Praga a band dell’ultradestra. Dopo il «no» del teatro Stimate, pronte tre location «segrete».
«Il concerto si farà, senza il minimo dubbio». Andrea Bacciga, consigliere comunale di Battiti ed uno degli organizzatori dell’evento di sabato sera in memoria di Jan Palach, ne è certo. «Abbiamo tre siti disponibili – spiega – e decideremo il da farsi anche in base all’ampiezza della sala. All’inizio – aggiunge – io stesso pensavo ad un pubblico sulle 150 persone: adesso invece, grazie alla…pubblicità che altri ci hanno fatto in tutta Italia, abbiamo già venduto 320 biglietti, ma stiamo ricevendo molte altre richieste».
La revoca del Teatro Stimate sembra non aver colto di sorpresa gli organizzatori del concerto con band di estrema destra in onore del martire della Primavera di Praga, che ha provocato fiumi di polemiche a livello nazionale e internazionale (con tanto di presa di posizione di alcuni senatori cechi): «Un Piano B era stato preparato fin dall’inizio, - dice Bacciga - perché temevamo succedesse qualcosa del genere: visto quanto è accaduto però stiamo anche valutando quando e come rendere pubblica la nuova sede. Ma che il concerto si faccia, non è minimamente in dubbio». Per la nuova location si è parlato del tendone dell’Accademia circense, in via Tirso, ma per adesso sono solo voci.
Tornando alla revoca della disponibilità del Teatro Stimmate, il padre provinciale degli Stimatini, Silvano Nicoletto, che ha preso la decisione in aperto contrasto col direttore del teatro stesso, padre Giuliano Bissoli, a distanza di 24 ore si dice «sempre più convinto della scelta fatta. Più passano le ore, - spiega - più mi sembrano evidenti i rischi di disordini ed anche di tafferugli accanto alla nostra casa madre. L’unico rammarico – aggiunge – è quello di non aver saputo prima di questa vicenda, ma d’altra parte il Comune aveva tenuto nascosta la notizia fino a lunedì. Capisco di aver creato problemi agli organizzatori, - prosegue il padre superiore - ma se fossi stato informato prima, anche da padre Giuliano, tutto questo non sarebbe accaduto. Leggo che qualcuno parla di ‘violenza intellettuale’ per la nostra decisione, - conclude ma mi chiedo se evitare tafferugli sia una violenza...Ed io non posso mettere a rischio in alcun modo la nostra struttura e la nostra comunità».
Il presidente dell’Anpi provinciale, Tiziano Gazzi, ribadisce intanto che «il patrocinio del Comune di Verona (tecnicamente del consiglio comunale, ndr) è un atto politicamente grave, lesivo dei valori della Costituzione italiana e per questo – aggiunge - chiediamo chiarimenti immediati al Sindaco». L’Anpi chiede inoltre all’Istituzione Comunale di revocare il patrocinio ed afferma che vigilerà «affinché non si verifichino situazioni contrarie ai principi di libertà, democrazia, solidarietà, uguaglianza sanciti dalla Costituzione Repubblicana e conquistati con il sacrificio di tanti giovani donne e uomini».
Flavio Tosi, da parte sua, critica il sindaco Sboarina: «Come al solito latita, non si esprime e non prende posizione, mentre avrebbe dovuto appoggiare un’iniziativa lodevole a favore di un eroe vero, sostenerla e darle il patrocinio, non lasciarlo al Consiglio comunale, e avrebbe dovuto anche rammaricarsi delle polemiche dell’estrema sinistra, che anziché ricordare con orgoglio Palach si mette a fare battibecchi». Il gruppo «Assemblea 17 dicembre», infine, dice di temere «che si possa ripetere quanto accaduto in novembre quando, dopo che il Grand Hotel negò lo spazio per un convegno di Forza Nuova, venne concessa Porta Palio, di proprietà del Comune».