Corriere di Verona

Vonn, rientro e amore infinito «Le Tofane uno spettacolo Le Olimpiadi? Tifo per voi»

- di Lorenzo Fabiano

La coppa del mondo a Cortina saluta il ritorno in pista della regina dell’Olympia, Lindsey Vonn, che all’ombra delle Tofane ha colleziona­to le bellezza di dodici vittorie, sei in discesa e sei in supergigan­te, A una regina si riserva un’accoglienz­a degna del suo rango, ecco quindi che il lungo weekend ampezzano si è aperto con la conferenza stampa della fuoriclass­e del Minnesota.

Insieme a lei c’era Lucy, la sua fedele e inseparabi­le Cavalier King. Quella tra Lindsey Vonn e Cortina è una lunga storia d’amore: correva il 18 gennaio 2004 quando proprio sulla Olympia della Tofane colse il primo podio della carriera: finì terza alle spalle della francese Carole Montillet e dell’austriaca Renate Goetschl. Quattro anni dopo pose il sigillo sulla sua prima vittoria. Ne sarebbero arrivare altre 11. Nel 2015, sempre a Cortina, raggiunse il record di vittorie in campo femminile con 63 centri: «Amo Cortina ha detto - e farò il tifo per la sua corsa alle olimpiadi del 2016. Questo è un posto bellissimo: tornare alle gare qui è la miglior cosa che mi potesse capitare. Qui ho fatto il primo podio e quando chiamai mio padre per dirglielo, cominciai a piangere. Qui ho fatto il record di 63 vittorie, e c’era tutta la mia famiglia. Ci sono molti momenti speciali legati a Cortina». La campioness­a ha confermato che questa sarà la sua ultima stagione, e di conseguenz­a la sua ultima apparizion­e sull’Olympia delle Tofane. Nessun ripensamen­to in vista dei mondiali tra due anni: «Il mio corpo dice basta, non ci sono possibilit­à che io torni a gareggiare a Cortina. Non è per mancanza di volontà o di motivazion­e, ma è un fattore fisico. C’ è una vita dopo lo sci. Voglio godere al massimo della mia ultima volta a Cortina. Sono molto emozionata, ma scenderò in pista per vincere, come sempre». Con un preambolo così, mica poteva mancare la dichiarazi­one d’amore per la Perla delle Dolomiti: «Penso che il momento più bello a Cortina sia prima dell’ispezione, quando sale il sole e il cielo e le montagne si colorano di arancione e poi di rosso. Penso che lo spettacolo della valle e delle Tofane sia uno dei più belli al mondo». Ci sono ora tre giorni di gare ad attenderla: le discese di domani e sabato, il supergigan­te domenica. La sua stagione è cominciata tra mille acciacchi, ma ora è pronta. Se una campioness­a del suo livello si presenta al cancellett­o, non è certo per esibirsi in una passerella: «Sarà un weekend eccitante. Ilka Stuhec (doppietta in Valgardena, ndr) è la favorita. Tina Weirather sta andando molto forte».

Sofia Goggia, che nel mirino ha i mondiali svedesi di Are, ha rimandato il ritorno in pista, ed è la grande assente. Peccato. Anche Lindsey Vonn è dispiaciut­a: «Mi sento con lei ogni tanto. Ora penso che sia in un buono stato di forma e stia combattend­o per rientrare al più presto. Questo sport ha bisogno di persone come lei, un po’ fuori dagli schemi» ha ammesso.

Vedremo se nella sua Cortina Lindsey Vonn riuscirà a celebrare la vittoria numero 83. Il record di Stenmark a 86 è lì a vista, lei taglia corto: «Il mio sogno da ragazza era vincere alle Olimpiadi. Se raggiungo questo primato bene, altrimenti nessun dramma, la vita va avanti».

Eppure qualche regalino ha ancora voglia di offrirselo. Dovesse confeziona­rlo proprio qui a Cortina, dove quindici anni fa, appena ventenne, salì per la prima volta su un podio della coppa del mondo, sarebbe una ciliegina su una torta già abbonante di canditi.

La regina delle nevi Il mio corpo dice basta, non ci sono possibilit­à che io torni ancora gareggiare a Cortina

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