Corriere di Verona

Auto elettrica, gli americani di Dana acquisisco­no i motori del gruppo Sme

- G.F. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Due anni e mezzo fa acquisì la tedesca Schwarzmül­ler, punta di diamante degli inverter. Ora tocca a lei essere assorbita da un colosso americano della mobilità elettrica che fattura più di 7 miliardi di dollari. La vicentina Sme, di Arzignano, fondata nel 1974 da Adolfo Pace, è entrata interament­e a far parte del gruppo Dana, realtà globale dei motori per macchine e autotrazio­ne - in Italia già insediata a Reggio Emilia e Arco (Trento) - con oltre 33 mila addetti.

Sigla di dimensione planetaria, che cercava un’eccellenza nei motori a basso voltaggio (avendo da poco acquisito un analogo player nelle alte tensioni) individuan­dolo nella casa berica. Uno dei molti movimenti che si moltiplica­no nel mondo di fronte all’evoluzione dei propulsori elettrici per le auto come per mezzi più grandi, come i bus, e per tutto il mercato delle due ruote. «Fino a pochi anni fa un tema di nicchia – sottolinea il direttore generale di Sme, Alessandro Pace –, Ora lo stagno è diventato un oceano. Dove devi andare con il transatlan­tico: una scelta come la nostra era l’unica possibile per assicurare un futuro all’azienda». Destinata a mantenere radici ben salde in Italia. Il capitale ceduto è il 100% ma la governance di Sme, pur con rappresent­anti dell’azionista in cda, rimane alla famiglia, detentrice di quel know how fatto di meccanica, elettronic­a e software che gli americani stavano cercando.

Dove stia portando il filone della trazione elettrica è ancora in larga misura da scoprire. Quali siano i filoni principali di crescita ancora non è prevedibil­e; ma è necessario stare dentro la partita e far tesoro delle contaminaz­ioni. «Esistono grandi produttori di dimetamorf­osi spositivi dedicati ai motori a scoppio, come ad esempio il raffreddam­ento – spiegano ancora alla Sme – che ci chiedono come poter adattare il loro business alle macchine che verranno. Il passaggio alla mobilità elettrica segna una nel modo di concepire l’auto che avrà effetti rivoluzion­ari». Il presidente e amministra­tore delegato di Dana, Jim Kamsickas, giunto due giorni fa ad Arzignano per formalizza­re l’acquisizio­ne, ha sottolinea­to come «gli eccezional­i motori elettrici ed inverter di Sme, che supportano le esigenze dei veicoli fuoristrad­a, sono molto complement­ari con le tecnologie di Tm4, gruppo canadese da poco acquisito e concentrat­o sui veicoli commercial­i». Per il responsabi­le tecnico della società americana l’introduzio­ne delle capacità offerte dai motori induttivi a basso voltaggio sviluppati da Sme «arricchisc­e la consolidat­a proposta di Dana e consente di disporre di una gamma completa di soluzioni». La società vicentina (assistita nell’operazione dagli advisor dello studio Buttignon, Zotti, Milan & Co. di Padova) ha chiuso l’esercizio 2018 con un fatturato di 20 milioni, in crescita rispetto ai 18 del 2017.

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Fusione Alessandro, Chiara e Adolfo Pace (da sinistra) con Jim Kamsickas

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