In Veneto più ottantenni che neonati
Continuano a calare inesorabilmente, e siamo ormai al nono anno consecutivo, le nascite in Veneto: nel 2017 sono state 36.596, il 25% in meno rispetto al 2008; la fase di declino della natalità innescata dalla crisi avviatasi nel 2008 sembra quindi aver assunto caratteristiche strutturali. Un fenomeno in atto in tutta in Italia, dove lo squilibrio generazionale ha raggiunto dimensioni tali che per la prima volta il numero di nati è sceso sotto quello degli ottantenni. Per restare al Veneto, gli ottantenni sono 38.681, oltre 2mila in più dei nati nel 2017. Lo sottolinea ill numero di gennaio del «Bollettino socio-economico del Veneto», il periodico trimestrale realizzato dall’Ufficio di Statistica della Regione che analizza gli indicatori di congiuntura maggiormente rappresentativi della situazione socioeconomica veneta. Per quanto riguarda il Pil veneto si stima che nel 2018 sia cresciuto dell’1,2%, un tasso leggermente superiore alla media nazionale. La domanda interna continua a muoversi: i consumi delle famiglie salgono dello 0,9% e per gli investimenti si stima un rialzo del 4,1%. Il risultato del 2018 è attribuibile ad una buona performance dell’industria veneta, che rimane competitiva e registra un aumento del valore aggiunto dell’1,5%, ad una buona crescita del comparto agricolo e dei servizi, rispettivamente +1,5% e +1,2%, e alla tenuta del settore edilizio, +0,5%. Nelle previsioni del 2019 la ripresa dovrebbe proseguire con una ulteriore crescita dell’1,2%. Il report segnala infine l’export di vino: in Veneto, prima regione esportatrice d’Italia, raggiunge un valore di 1,5 miliardi di euro (segnando un significativo +3,4%).