Corriere di Verona

Kering Eyewear apre l’hub logistico da 17 milioni

Nel Padovano il magazzino automatico da 5 milioni di pezzi

- Federico Nicoletti

Kering Eyewear avvia il nuovo centro logistico di Padova. L’entrata a pieno regime, dopo i test avviati da ottobre, è scattata con il nuovo anno, a Vescovana, nella Bassa Padovana. È lì che Kering Eyewear, la società del colosso francese del lusso Kering (in cui sono entrati anche gli svizzeri di Richemont), che da quattro anni ha riportato in casa la gestione degli occhiali delle proprie griffe, ha collocato il nuovo magazzino automatico, che gestisce la ricezione dei pezzi finiti dai produttori e li spedisce ai punti vendita. L’hub logistico vale un investimen­to di 17 milioni di euro. È stato costruito su un’area di 6 ettari, su cui sono stati realizzati 15 mila metri quadrati coperti e uffici per 1.500 metri quadrati; vi lavorano 100 persone, che saliranno a 125 entro fine mese.

Un gioiello tecnologic­o, dal punto di vista dell’automazion­e messa in campo: alto 15 metri, il magazzino ha una capacità di 5 milioni di pezzi ed è in grado di movimentar­e, con un chilometro di nastri trasportat­ori, diecimila pallets, gestendo 35 mila pezzi al giorno.

L’Hub centralizz­ato è la novità di rilievo che apre il 2019 di Kering Eyewear, quinto anno operativo della società, che continua nel suo percorso di accelerazi­one. Con ulteriori passi di rilievo, a partire dall’aumento della complessit­à di gestione della produzione affidata a terzi, visto che con quest’anno scatta la seconda fase dell’accordo con Safilo relativo alla produzione degli occhiali a marchio Gucci, dopo il ritiro anticipato della licenza a fine 2016. Quella che prevede per gli ultimi due anni la riduzione al 50 per cento dei quantitati­vi minimi garantiti di produzione e la possibilit­à di rivolgersi anche ad altri produttori, dopo che la trattativa tra le parti non ha spostato i termini già stabiliti.

La scommessa iniziale di Kering Eyewear, che valesse la pena gestire in proprio gli occhiali come articolo di lusso trasversal­e rispetto alle varie

maison del gruppo, per altro già oggi è vinta: in quattro anni la società creata da zero e guidata da Roberto Vedovotto si è già inserita nel lotto dei gruppi maggiori dell’occhialeri­a, superando Marcolin. Al termine di un 2018 in forte accelerazi­one, per la società basata a Padova.

In attesa dei dati di fine anno, sono ancora quelli del terzo trimestre a mostrare l’accelerazi­one. Tra luglio e settembre 2018 Kering Eyewear ha registrato ricavi per 99 milioni di euro, 84 su basi consolidat­e, dopo aver eliminato i rapporti infragrupp­o, in aumento del 48% rispetto ai 56 milioni dello stesso periodo 2017; il risultato complessiv­o per i primi nove mesi 2018 parla di 307 milioni di ricavi, in aumento del 30%. Risultati bilanciati per provenienz­a geografica, sostengono le comunicazi­oni ufficiali di Kering, spinti dalla gestione in proprio del marketing e dai «positivi sviluppi» delle iniziative in Cina tra vendite on line e shop-in-shop, i punti vendita propri nei grandi magazzini. E dai risultati ottenuti anche in questo specifico settore dal marchio Gucci, «che conferma – dicono le note ufficiali il momento eccezional­e del marchio» (Gucci ha superato la barriera dei 2 miliardi di ricavi nel solo terzo trimestre 2018, in crescita del 35% rispetto al miliardo e mezzo di un anno prima). Ma i trend sono in accelerazi­one anche per Saint Laurent (i ricavi complessiv­i della griffe crescono del 16%, a 447 milioni) e vanno bene anche gli occhiali d’alta gamma Cartier, la prima delle licenze conferite da Richemont a Kering Eyewear, insieme al proprio stabilimen­to in Francia.

E per il 2019 Kering Eyewear si attende che il percorso continui. Intanto proprio a partire dagli effetti organizzat­ivi positivi che deriverann­o dal nuovo centro logistico automatico. E poi con l’ampliament­o del ventaglio delle collezioni, con le prime di Balenciaga (affidata prima a Marcolin e ora riportata in casa dopo l’accordo strategico in Thelios tra la casa veneta e l’altro colosso francese del lusso, Lvmh, che ha affidato la sua griffe Celine prima in Safilo) e di Montblanc, secondo marchio conferito da Richemont. Le collezioni sono disponibil­i nei negozi proprio da questo mese.

La crescita Nuove collezioni nel 2019 dopo l’aumento del 30% dei ricavi nei primo nove mesi 2018

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Nuovo Un’immagine del nuovo centro logistico di Kering Eyewear a Vescovana, nel Padovano

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