Corriere di Verona

Nane, il grande del basket «Dal cortile alla Coppa con Bradley»

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Gabriele «Nane» Vianello è nato il 6 maggio 1938 a Mestre. Ex ala piccola di altissimo livello internazio­nale tra gli anni ‘50 e i primissimi anni ‘70 fa parte dell’Italia Basket Hall of Fame dal 2011.

La sua carriera è iniziata nella Reyer Venezia nel 1953, nelle giovanili, per poi esordire anche in prima squadra. Nel 1956 è passato alla Mazzini Bologna, sponsorizz­ata Moto Morini, con cui ha giocato per due stagioni in A.

Dal 1959 al 1962 ha giocato a Varese e da qui è passato all’Olimpia Milano, con cui ha giocato fino al 1967.

Gli ultimi cinque anni di carriera li ha trascorsi nuovamente con la Reyer, fino al 1972, anno in cui si è ritirato.

Nel palmares cinque scudetti e una Coppa dei Campioni vinta con Milano nel 1966. Ha partecipat­o a tre Olimpiadi.

Vianello ha segnato 5.420 punti in serie A e 1.080 punti con la Nazionale. Il suo record in serie A è di 67 punti in una sola partita. Vianello, da dove inizia la sua storia con la palla a spicchi in mano? La trafila nelle giovanili, ovviamente...

Un ragazzino o poco più e l’impatto con la grande città: dura?

Da lì il passaggio a Varese, che si affacciava proprio allora a un periodo lunghissim­o di vittorie in Italia e in Europa...

E il trasferime­nto da Varese a Milano, Vianello? Si può dire che sia stato il primo «caso» di mercato nel basket... E finalmente l’approdo a Milano, anno 1962. Con le «scarpette rosse» il top nella sua carriera, giusto? Cosa voleva dire, negli anni ‘60, giocare a Milano in serie A? Allenament­i? Quella era forse la prima «big» del basket italiano, allenata da Cesare Rubini... Con Bradley lei formava una coppia di esterni micidiale in Coppa dei Campioni...

La finale di Coppa, a Bologna: Milano supera lo Slavia Praga e alza al cielo il primo trofeo continenta­le. Ricordi?

Un po’ di numeri: 40 punti segnati al Real Madrid in Coppa, 20 in finale. Un massimo di 67 punti in serie A dove è ancora al sesto posto tra i realizzato­ri all time...

Altri tempi

Giocavo in serie A e vincevamo gli scudetti allenandoc­i di sera. Io lavoravo per la Simmenthal, lo sponsor, e di giorno giravo in auto con il marchio della carne in scatola

Ma aver giocato alla Misericord­ia resta, comunque, nel cuore per un veneziano?

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La scheda
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