Corriere di Verona

«Nuovi invisibili, stop al decreto sicurezza a Verona»

Petizione online e mozione a sindaco e consiglio comunale. «Vogliamo le cifre sugli Sprar»

- La. Ted.

Vogliono lo «stop immediato all’applicazio­ne del decreto Sicurezza a Verona». E chiedono inoltre che si proceda a «monitorare effetti e ricadute delle nuove norme su Sprar e richiedent­i asilo volute dal ministro Matteo Salvini». Sono i proponenti della doppia iniziativa - petizione on line e mozione al sindaco Federico Sboarina e al consiglio comunale - ideata a Verona dal movimento civico Traguardi rappresent­ato in Aula da Tommaso Ferrari. «Invitiamo chi la pensa come noi a manifestar­e la propria adesione firmando la petizione sul sito web change.org - dichiara l’avvocato Paolo Tacchi Venturi, tra i fautori della proposta -. Abbiamo già raccolto il sostegno della Camera Avvocati immigrazio­nisti del Triveneto». La finalità è chiara: «Oltre all’aspetto puramente economico, gli effetti del decreto rischiano di rivelarsi fortemente dannosi dal punto di vista sociale e lavorativo, aumentando esponenzia­lmente - si legge nella mozione - il numero di irregolari a cui sarebbero negati lavoro, sanità e diritti fondamenta­li, mettendo a serio rischio la tutela dei più deboli come i minori non accompagna­ti, e producendo situazioni di forte disagio e insicurezz­a nella nostra città. Insomma, il decreto ha alte probabilit­à di produrre tutto meno che maggiore sicurezza. Per questo Traguardi chiede alla Giunta comunale e al Sindaco di Verona di sospendere, come già proposto in altre città, l’esecuzione del decreto e valutare, con un’attenta analisi dei dati disponibil­i, gli effetti concreti che la legge produrrà sulla realtà socioecono­mica cittadina».

Fautori All’idea di Traguardi aderiscono gli avvocati immigrazio­nisti

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