Anziano attraversa e muore investito
Incidente ieri mattina in via Lugagnano. La vittima era su vecchie strisce pedonali
Ieri mattina Sergio VERONA Cozzi, 89 anni è stato investito e ucciso da un’auto in via Lugagnano, a San Massimo, di fronte al panificio Albertini dove era appena stato per acquistare il panino per la colazione. Secondo una prima ricostruzione dela polizia municipale, l’anziano avrebbe attraversato la strada a qualche metro di distanza dalle strisce, in un punto dove fino a pochi anni fa vi era l’attraversamento pedonale quando è arrivata l’auto condotta da un 22enne.
«Ho sentito le sirene dell’ambulanza. Papà era appena uscito per andare a comprarsi un panino». Di fronte a Luca, ieri mattina, il lenzuolo bianco steso sopra il corpo senza vita di suo padre, Sergio Cozzi, 89 anni. Falciato da un’auto in via Lugagnano, a San Massimo, proprio di fronte al panificio Albertini dove era appena stato per acquistare il «panino per la colazione». L’allarme è scattato poco prima delle 7. «Era appena stato qui, due chiacchiere come al solito, un sorriso raccontavano in lacrime nel negozio -. Non abbiamo visto nulla, abbiamo solamente sentito il botto».
E quando sono usciti in strada, c’era l’anziano steso a terra, incosciente. La centrale operativa di Verona Emergenza ha inviato automedica e ambulanza, ma per Cozzi non c’è stato nulla da fare: è morto praticamente sul colpo. Sono stati gli agenti della polizia municipale, giunti sul posto con il comandante Luigi Altamura, a occuparsi dei rilievi, chiudendo il tratto di strada per dure ore. La telecamera esterna del panificio ha ripreso interamente la scena e, su disposizione del pm Alberto Sergi, sono già stati acquisiti i filmati.
Secondo una prima ricostruzione, l’anziano avrebbe attraversato la strada a qualche metro di distanza dalle strisce, in un punto dove fino a pochi anni fa vi era l’attraversamento pedonale, all’altezza dell’incrocio con via Rodi e via Speziala. «Si vedono ancora i resti di quelle strisce - commentavano i residenti giunti sul posto -, andrebbero cancellate meglio». L’auto, una Volkswagen Polo grigia condotta da un ragazzo di San Massimo di 22 anni, arrivava dal centro e viaggiava verso Lugagnano. Non è escluso che, considerata l’ora, vi fosse ancora buio e che il conducente non abbia visto Cozzi, vestito di scuro. Risultato negativo all’alcoltest, il ragazzo è indagato per omicidio stradale, una prassi per consentire di nominare periti e consulenti. Al momento, inoltre, non gli è stata ritirata la patente.
Sconvolti i figli e i parenti di Cozzi che si sono precipitati sul posto non appena appresa la notizia. «Papà è uscito presto per portare fuori l’umido ha raccontato il figlio Luca, che viveva in casa con il padre e la madre Lidia, al civico 2 di via Rodi -. Di solito in panificio va verso le 10, ma è rimasto senza il suo panino per la colazione ed evidentemente ha deciso di andarci prima». La nuora Rosanna, non riusciva a trattenere le lacrime: «È stato il mio secondo papà. Era un uomo assai prudente: a 82 anni aveva deciso di non rinnovare più la patente perché temeva di poter provocare qualche incidente». E lo scorso anno, aveva deciso di appendere al chiodo anche l’amata bicicletta: «Uscivamo insieme - spiegava ancora il figlio Luca -, ci facevamo anche 50 chilometri». Ex operaio della Tiberghien, tre figli (Flavio, Giovanni e Luca) e due nipoti. «Lo scriva, era davvero una persona speciale».
La dinamica Il vecchio passaggio pedonale è stato cancellato solo in parte