Irregolare un B&B su 3 Controlli serrati anti-evasione fiscale
Allarme per l’evasione fiscale diffusa. L’assessore Polato: i controlli saranno costanti
Su 3.872 posti in cui un turista può dormire, a Verona, solo 70 sono i tradizionali alberghi ed hotel: tutti gli altri sono extralberghieri, siano B&B, affittacamere o simili. E’ la fotografia di un boom inedito ma se si moltiplica la ricchezza di un settore trainante per l’economia cittadina, si moltiplicano anche i casi di abusivismo.
Su 3.872 posti in cui un turista può dormire, a Verona, solo 70 sono i tradizionali alberghi ed hotel: tutti gli altri sono extralberghieri, siano B&B, affittacamere o simili. E’ la fotografia di un boom inedito ed in continua espansione, tanto da far riflettere la giunta comunale sull’opportunità di dare via libera a tutti i nuovi alberghi previsti nei progetti urbanistici della città. Ma se si moltiplica la ricchezza di un settore trainante per l’economia cittadina, si moltiplicano anche i casi di abusivismo ed anche di vere e proprie truffe.I numeri che fotografano questa realtà sono stati presentati a palazzo Barbieri dagli assessori alla Sicurezza Daniele Polato e ai Tributi Francesca Toffali e dal comandante della Polizia municipale Luigi Altamura. Presenti anche la dirigente dell’Ufficio Tributi Barbara Lavanda e il commissario Lorenzo Sasso.
Premesso che il boom è verificato e positivo (il 96 per cento dei posti letto cittadini, in occasione del Vinitaly, tra domenica e mercoledì, è già prenotato) Polato e Altamura hanno elencato anche i lati oscuri della situazione, con evasioni fiscali diffuse (tassa di soggiorno, Tari, incassi in nero) e con ormai due poli opposti ben definiti: da una parte l’offerta a prezzi bassissimi, ma con appartamentidormitorio, brandine, letti a scomparsa e spesso anche degrado; sul versante opposto, invece, strutture di alto livello, con reception, baby sitter e stanze bellissime quanto costose. In entrambe le situazioni,
Altamura Abbiamo anche individuato strutture a basso prezzo che moltiplicavano i posti letto consentiti
però, una crescita dell’abusivismo e dell’evasione fiscale. Da inizio anno ad oggi, la Polizia municipale ha controllato 34 strutture, rilevando 9 violazioni amministrative, 2 notizie di reato, con 3 segnalazioni per 55 mila euro di redditi non dichiarati e 20 segnalazioni per omesso o ribassato pagamento della Ta.Ri. L’anno scorso erano state 123 le strutture controllate, con 35 violazioni amministrative, 13 segnalazioni di incongruenza fiscale per circa 250 mila euro di redditi non dichiarati, una segnalazione penale, 7 gestori segnalati e 20 avvisi per pagamento della Ta.Ri non conforme.
Quanto alla tassa di soggiorno, il numero di violazioni è altissimo. Le verifiche realizzate dall’Ufficio Tributi sul 2014 (ci sono cinque anni di tempo per completarle), hanno portato ad emettere circa 650 verbali.«Verona è sempre più una meta turistica di primissimo piano – ha detto Polato – ed il messaggio che vogliamo lanciare è che i controlli saranno costanti».
L’assessore Toffali ha spiegato a sua volta che circa un terzo delle strutture ricettive viola la normativa sull’imposta di soggiorno, vale a dire mille strutture all’anno non in regola con la normativa, con violazioni tributarie, ma anche con locatari che trattengono la tassa di soggiorno riscossa, e in questo caso, si tratta di appropriazione indebita. «Abbiamo individuato – ha aggiunto il comandante Altamura – strutture a basso prezzo che moltiplicavano i posti letto consentiti (una era passata da 10 a 19) ma anche due locazioni in palazzi storici del centro, che offrivano servizi da hotel, in assenza però di tutte le regole che gli hotel devono rispettare».