Corriere di Verona

Cene al buio «L’obiettivo è l’inclusione»

- Pisani

Alessandro Bordini ha perso la vista. «Se immagini che ti possa accadere qualcosa di bello, ti accade - spiega Il perché l’ho scoperto solo adesso». Adesso organizza cene al buio.

Perquisizi­oni anche fra Villafranc­a e Sona, nell’operazione della guardia di finanza di Cittadella (Padova), che ha portato all’arresto di due coniugi, Plinio Pilotto, di 61 anni e Arlette Zampieron, di 57, con l’accusa di aver occultato il loro patrimonio immobiliar­e, in vista della bancarotta della loro azienda. E c’è anche un indagato, Giorgio Balzo, 58 anni, un loro collega d’affari, residente nel Veronese. Non sarebbe, nella ricostruzi­one degli inquirenti, l’unico complice: c’è anche un fratello di Zampieron, un figlio, sempre di Zampieron avuto dal primo marito, e un prestanome. Marito e moglie, residenti a Loria (provincia di Treviso), sono stati arrestati all’alba di giovedì: lui è stato portato al carcere Due Palazzi di Padova, lei alla sezione femminile di Montorio.La coppia è accusata di bancarotta fraudolent­a e sottrazion­e fraudolent­a al pagamento delle imposte. In totale, ai coniugi Piliotto, sono stati sequestrat­i beni immobiliar­i per un valore di oltre tre milioni e 600 mila euro: tra queste una ventina di appartamen­ti a Castelfran­co Veneto e cinque unità immobiliar­i ad Abano Terme. Le indagini sono partite a seguito della segnalazio­ne di una persona, che ha notato «stranezze nella gestione finanziari­a» della coppia. Quando di finanza ha cominciato a indagare ha scoperto che anche l’agenzia delle entrate stava facendo alcuni accertamen­ti. Pilotto e Zampieron avevano dichiarato il fallimento della loro ditta, la Zenith srl, il 3 gennaio 2018, con un buco di 2 milioni e 300 mila euro. I due hanno quindi creato una nuova società di diritto europeo, trasferend­ola a Malta e inserendo nel patrimonio di quest’ultima gli immobili che non volevano fossero pignorati.

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