Corriere di Verona

Un metro di neve e rischio valanghe Venezia, alta marea anche di polemiche Meteo, in regione il peggio è passato

- (r.piv.)

Volge al meglio il meteo in Veneto, dopo la neve e l’abbondante pioggia di due giorni fa e, ancora, di ieri mattina. In quota resta il pericolo di valanghe e di distacchi lungo i pendii, ma il generale migliorame­nto delle condizioni farà sì che la neve vada gradualmen­te a consolidar­si. Come ieri, anche per la gionata odierna l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente indica criticità arancione (livello 4 forte) sulle Dolomiti, mentre assegna la gialla (3 marcato) alle Prealpi. «Abbiamo registrato qualche disagio ma la situazione è sotto controllo e comunque in fase di migliorame­nto», ha detto Giampaolo Bottacin, assessore regionale alla Protezione civile. La rete Anas, ieri, era interament­e percorribi­le e non presentava criticità. Poco dopo le 15 è stato riaperto anche il bypass al Ponte della Priula, nel Trevigiano, chiuso per l’onda di piena del Piave prevista al mattino. Cadute di alberi e piccoli smottament­i sono avvenuti sulla Alemagna, a Cimagogna, Belluno.

Sulle Dolomiti ha nevicato anche ieri, tanto che alcune strade provincial­i sono state chiuse a tratti. I maggiori problemi alla viabilità hanno riguardato i collegamen­ti tra Cortina e Misurina e le provincial­i a Cibiana e La Valle Agordina. Le abbondanti precipitaz­ioni nevose, spiega l’Arpav, hanno portato un metro di neve fresca a Misurina, 102 centimetri a Cortina (Ra Valles), 90 sul Passo Falzarego, 106 ad Arabba e 34 a Falcade. Da ieri, paradossi da stagione di mezzo, sull’autostrada Brescia-Padova si poteva circolare senza gomme da neve: obbligo revocato in anticipo visto il caldo recente... Nel Vicentino vanno registrati gli smottament­i di Recoaro (dieci metri il fronte della frana, strada verso contrada Molino) e di Torrebelvi­cino. In mattinata era stato chiuso, a Bassano, il Ponte degli alpini, perché il Brenta aveva raggiunto una portata di 400 metri cubi d’acqua al secondo. Nel pomeriggio, con l’abbassamen­to della portata del fiume, il ponte in via di restauro è stato riaperto.

Capitolo Venezia. Poco prima della mezzanotte di ieri, l’acqua alta ha raggiunto una massima di 134 centimetri sul medio mare. É un picco eccezional­e per aprile: più alti, nella storia, ci sono solo i 147 centimetri di aprile 1936. Dopo le 23.40 la laguna ha cominciato a scendere, ma in città erano già montate le polemiche. Alle 20.30 le sirene erano suonate, indicando alla popolazion­e l’arrivo dell’alta marea, ma con valore di 125 centimetri. Non è arrivata, invece, una successiva segnalazio­ne del picco più alto. Da qui varie lamentazio­ni verso il Comune. «La straordina­rietà del fenomeno sommata alla sua velocità non ha consentito di far riattivare in tempi utili il sistema di avviso cittadino basato sugli sms, che sarebbero giunti a destinazio­ne oramai a evento concluso», la risposta di Marco Agostini, comandante della polizia locale.

 ??  ?? Abito invernale Neve da pieno inverno a Cortina e su tutto l’arco dolomitico.
A Ra Valles la precipitaz­ione nevosa ha portato al suolo un manto di 102 centimetri
Abito invernale Neve da pieno inverno a Cortina e su tutto l’arco dolomitico. A Ra Valles la precipitaz­ione nevosa ha portato al suolo un manto di 102 centimetri

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