Il Festival Biblico parte dalla «Polis»
Dal 2 al 26 maggio un calendario di 230 eventi in molte diocesi venete Architetti, teologi e scrittori si confronteranno sul tema dello spazio sacro
Un intreccio di edifici, infrastrutture e, soprattutto, relazioni umane che determinano e condizionano la vita dell’uomo nel bene e nel male. È la «polis», la città, la protagonista della quindicesima edizione del Festival Biblico: la rassegna promossa dalla diocesi di Vicenza e dalla società San Paolo dal 2 al 26 maggio porterà circa 230 eventi nelle diocesi vicentina, padovana, veronese, rodigina e di Vittorio Veneto, con un’appendice a giugno e luglio in un «Fuori Festival» in programma nelle diocesi di Treviso, Alba e Como. Fra le centinaia di ospiti spicca il nome del medico congolese
Denis Mukwege, premio Nobel per la Pace.
«Il tema città e cittadinanza viene toccato dalla Bibbia nel Vecchio e Nuovo Testamento – sottolinea il presidente del Festival don Roberto Tommasi, che ieri ha presentato l’evento con il vescovo Beniamino Pizziol gli altri protagonisti alla biblioteca La Vigna di Vicenza – e anche da Papa Francesco che nella sua enciclica Laudato si’ esprime la convinzione che le malattie che colpiscono la vita sociale possano essere guarite solo in connessione con la salvaguardia dell’ambiente. Tre i filoni: biblico-teologico, antropologico e dell’abitare, socio-culturale e politico»
Per il copresidente don Ampelio Crema, dei Paolini, «il festival cresce perché è la Bibbia che attrae, oltre al modo in cui si affrontano i temi, creando luoghi di confronto».
Il sipario della manifestazione, sostenuta da Fondazione Cariparo e Banco Bpm (oltre ad altri sponsor) si aprirà a Vicenza il 2 maggio con una conversazione sulla vita urbana, le convivenze e la relazione nella comunità fra l’arcivescovo di Campobasso Giancarlo Bregantini e il direttore di Rai Radio 3 Marino Sinibaldi, in uno spazio non casuale: l’Arsenale, le officine di manutenzione ferroviaria, «un luogo di spostamento e di creazione di relazioni» sottolinea la direttrice del festival Roberta Roccelli. Gli appuntamenti berici riprenderanno dal 20 maggio in poi, non solo nel capoluogo. A Marostica, ad esempio, il 23 maggio ci sarà il presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick. Il premio Nobel Mukwege sarà invece a Vicenza il 25 maggio per raccontare il proprio impegno per le donne vittime di stupro. E fra gli incontri vicentini da non perdere c’è poi «Murtala Mohammed – Un impatto ambientale», lettura che Vitaliano Trevisan il 26 maggio terrà su un altro luogo cittadino simbolico, il terrazzo di un grattacielo in viale Milano.
Nella diocesi di Vittorio Veneto gli eventi si terranno dal 3 al 5 maggio e spicca l’incontro con l’archistar svizzero Mario Botta «Lo spazio sacro nella polis», a Conegliano il 5 maggio.
A Verona il festival si svolgerà dal 3 al 6 e poi dal 10 al 12 maggio. Durante le prime tre serate è previsto un tour gratuito in trenino in centro storico, alla ricerca di curiosità e visioni bibliche, mentre è da non perdere la conversazione «Dialogando sulla polis – Spazi sacri e spazi profani» (3 maggio in cattedrale) con l’architetto Guendalina Salimei e don Valerio Pennasso, direttore dell’Ufficio nazionale per l’edilizia di culto.
A Padova (dal 10 al 12 maggio e dal 17 al 20 maggio) fra i vari appuntamenti c’è «Venezia salva», lettura scenica della tragedia incompiuta di Simone Weil con il regista Stefano Scandaletti, ma anche un colloquio sull’«abitare» secondo gli insegnamenti di Gesù, con il priore di Camaldoli padre Alessandro Barban (10 maggio).
A Rovigo, infine, fra gli eventi in programma dal 17 al 19 maggio risalta «Urbe in arte»: l’ultima sera la città intera diventerà un teatro, con spettacoli e artisti in 14 vie e piazze diverse.
Sul palco Tra gli ospiti il giurista Flick, l’architetto Botta, il cardinal Ravasi, lo scrittore Trevisan