Caribe Bay
Jesolo, dal 25 maggio Aqualandia cambia nome con nuove attrazioni, fra queste un fiume di 35 metri con sabbia bianca e capanne dei pirati
Un fiume di 350 metri dove farsi trasportare dalla corrente, tra palme, sabbia caraibica, capanni pirateschi. Un vulcano alto 75 metri dove ci si tufferà quasi nel vuoto. Due piscine a 25 e 50 metri d’altezza dalle quali si potrà vedere Venezia. Un sogno? Una realtà che a Jesolo, in due anni con un investimento di oltre 3 milioni di euro, sarà in grado di fare concorrenza ai più blasonati parchi tematici al mondo.
Per il trentesimo compleanno Aqualandia cambia pelle, cambia nome e si trasforma in Caribe Bay. Un nuovo brand, una nuova immagine, tante novità per distinguersi. «Dai campeggi ai villaggi agli alberghi: tutti hanno un parco acquatico – spiega il titolare Luciano Pareschi – noi siamo diventati ben altro e vogliamo smarcarci da quelle realtà. Siamo un parco a tema acquatico che vale quattro volte un parco acquatico, siamo una realtà tematizzata all’80% del valore di oltre 200 milioni di euro che offre lavoro a 220 persone. Oggi si compie una delle più importanti tappe del nostro percorso di crescita».
I riflettori sul futuro parco jesolano - già premiato undici volte come migliore d’Italia ai Parksmania Awards - si sono accesi ieri al Palazzo del Turismo davanti a una platea di imprenditori pronti a cogliere l’occasione per vendere non solo spiaggia e mare bensì una vacanza emozionale.
Veniamo alle novità che aspetteranno i visitatori del futuro. Caribe Bay ambisce a un nuovo concetto di parco divertimento oltre alle tre canoniche categorie (faunistico,
tematico e acquatico), è un parco a tema acquatico che riprende tratti e immagine di un paesaggio caraibico-piratesco, tra realtà e fantasia.
Il 25 maggio Caribe Bay aprirà i battenti con la più grande attrazione mai realizzata dalla nascita del parco: il nuovissimo Rotan, un fiume che si snoda su 30 mila metri quadrati di superficie da affrontare con gommoni (rigorosamente tematizzati). Attorno ci saranno 500 palme e 2700 tonnellate di sabbia bianca - in arrivo dal 15 aprile su 100 Tir - , tra curve e asperità varie le capanne in legno ricostruiscono il covo dei pirati. Gli ospiti non se ne accorgeranno ma, oltre ai bagnini, a vigilare sulla loro sicurezza ci sarà una schiera di telecamere subacquee. «Abbiamo sostituito le betonelle del 1989 con la sabbia bianca» continua Pareschi, affiancato dalla moglie nella tematizzazione del parco, il quale ha poi ripercorso la storia di Aqualandia. Anche per il 2020 la roadmap è tracciata. Spacemaker, lo scivolo più alto del mondo, diventerà un vulcano; il bungee jumping da sessanta metri d’altezza sarà caratterizzato da un’immensa cascata d’acqua; nasceranno poi due nuove piscine a 25 e 50 metri d’altezza e una per fare surf; ci sarà pure un teatro per eventi e concerti di giorno e la sera. È confermata la collaborazione con partner nazionali come Radio RDS e Huawei con cui nel 2017 è nato lo scivolo virtuale Scary Falls grazie all’utilizzo di occhiali che creano immagini in 3D. A seguire le novità nate dalle intuizioni del funambolico Luciano Pareschi anche l’amministratore delegato di Gardaland Aldo Maria Vigevani e il vicepresidente della Regione Veneto Gianluca Forcolin. Aqualandia, ora Caribe Bay, è una «creatura» che continua a crescere senza sosta: «Dove voglio arrivare? Voglio solo far sognare i miei ospiti» conclude Pareschi.