Corriere di Verona

Zucchero dieci volte in Arena «Un posto dai contorni mitici»

Le uniche serate in Italia l’anno prossimo

- Sorio

Il disco su cui si sta attualment­e concentran­do sarà una delle travi portanti dei dieci concerti che Zucchero proporrà in Arena fra il 22 settembre e il 4 ottobre 2020. «Gli unici miei concerti dell’anno prossimo in Italia», ha annunciato in un incontro a Verona.

«L’album nuovo lo sto scrivendo. Ho iniziato lo scorso novembre nel mio studio di casa. Lavoro a una trentina di brani, che poi diventeran­no quindici. Spero esca entro fine anno. Sarà un disco che non strizza l’occhio alle classifich­e: artisticam­ente sono più libero di prima». È ancora presto per anticipare scalette, eventuali duetti, sperimenta­zioni sonore ma il disco su cui si sta attualment­e concentran­do sarà una delle travi portanti dei dieci concerti che Zucchero proporrà in Arena fra il 22 settembre e il 4 ottobre 2020. «Gli unici miei concerti dell’anno prossimo in Italia», annunciava ieri Sugar — classe ’55, prossimo al 14esimo lp in studio, oltre 60 milioni di dischi venduti nel mondo compresi i singoli — in un incontro a Verona. È la terza full immersion areniana, per lui, ora e sempre figlio del blues, del gospel, del soul, di quella musica «black» cui «io, per mia parte, ho aggiunto l’italiano e

il nostro tratto melodico». Le sette date del «Chocabeck Tour» risalgono al 2011, poi i 22 live durante il «Black Cat World Tour» tra 2016 e 2017. Fra un anno e mezzo, il tris nell’anfiteatro di Piazza Bra. «So bene quanto l’Arena sia desiderata dagli artisti. Ne parlavo anche con Sting, qualche anno fa, in una cena a Tokyo. Per chi desidera che la propria musica sia apprezzata anche nelle sfumature, nei dettagli, questo è il luogo perfetto, un tempio per palati fini». In quel tempio Zucchero festeggerà il compleanno (il 25 settembre, le altre date sono 22, 23, 26, 27, 29, 30 settembre e 2, 3, 4 ottobre, biglietti in prevendita da ieri su TicketOne.it e dalle 11 di venerdì 26 aprile nei circuiti di vendita e prevendita abituali) e a lui piace, in fondo, confidare quella piccola mania che lo spinge a «suonare in occasione di feste e ricorrenze, così evito la malinconia, come quel Capodanno che andai a esibirmi a Cortina».

È probabile che qualcosa di speciale sia pensato, studiato, in Arena, anche per ricordare i 30 anni di «Oro, Incenso & Birra», l’lp da otto milioni di copie vendute uscito nel giugno 1989 e prodotto da Corrado Rustici. Così, Zucchero: «C’è anche un’Arena da spettatore, nella mia vita. Per i Pink Floyd mi feci prestare i soldi, non potevo permetterm­i il biglietto. Ricordo poi un vecchio show di Springstee­n. Quindi un paio di serate di Peter Gabriel, di cui sono fan sin dai tempi dei Genesis. E poi ancora i Pink Floyd, o meglio il loro chitarrist­a David Gilmour, concerto ammirato stando poco dietro il mixer. Tutto questo per dire che in Arena si è anche formato un pezzo della mia sensibilit­à, come artista, ascoltando i grandi che ci sono passati». Dice il manager veronese Gianmarco Mazzi, seduto di fianco a Zucchero, che «ci siamo mossi con grande anticipo perché bisogna poter dare orizzonti ampi ad artisti e organizzat­ori», mentre per il sindaco Federico Sboarina «Zucchero è la ciliegina sulla torta di una programmaz­ione areniana dai grandi nomi, da Anna Netrebko per la lirica a Elton John per il pop».

Per Zucchero, l’Arena è un nuovo contatto ravvicinat­o con quel Nordest che sembra abitargli il cuore: «È così. Forse perché mia nonna Diamante, dopo la guerra, trovò riparo per qualche tempo da una famiglia originaria del triveneto. Sta di fatto che nei periodi in cui prendo appunti per le canzoni, andando verso le rive del Po, finisco per spingermi sempre da queste parti. Ho casa a Venezia, per di più. C’è anche una luce diversa, da voi. E poi l’Arena, che ho già spiegato cosa rappresent­a: sono fortunato a suonarci, per chiunque nel mondo è un posto dai contorni mitici, poterci tornare è un dono».

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 ??  ?? Blues Zucchero ieri a Verona. Sotto, con Gianmarco Mazzi. «Il mio nuovo album? Spero che esca entro fine anno. Sarà un disco che non strizzerà l’occhio alle classifich­e»
Blues Zucchero ieri a Verona. Sotto, con Gianmarco Mazzi. «Il mio nuovo album? Spero che esca entro fine anno. Sarà un disco che non strizzerà l’occhio alle classifich­e»

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