Corriere di Verona

Il perito: «Bpvi, Sorato si può processare»

La posizione dell’ex Dg dell’era Zonin era stata stralciata per motivi di salute. Il 30 aprile l’udienza preliminar­e

- Benedetta Centin

Samuele Sorato è nelle condizioni fisiche di presenziar­e alle udienze del procedimen­to Bpvi. A sostenerlo è il perito del giudice Roberto Venditti, il che significa che il procedimen­to a carico dell’ex direttore generale di Banca Popolare di Vicenza, finito nella maxi inchiesta sul crac dello storico istituto di credito, può andare avanti. Verso il processo.

Il procedimen­to era infatti rimasto «congelato» - a causa delle gravi condizioni di salute dell’ex manager - da un anno e quattro mesi a questa parte. La sua posizione era infatti stata stralciata dal giudice, separata dal troncone principale che vede imputati Gianni Zonin, altri cinque manager di Bpvi e la banca stessa, al termine della prima udienza preliminar­e del 13 dicembre 2017. Questo in attesa di capire come si evolvesse il quadro clinico di Sorato, critico secondo la documentaz­ione medica presentata di volta in volta dal difensore del manager, l’avvocato padovano Fabio Pinelli. Condizioni di salute che già secondo i sostituti procurator­i Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori, titolari dell’inchiesta sul default della Bpvi, non attestavan­o comunque il legittimo impediment­o.

Ieri pomeriggio, nell’udienza in cui è stata discussa la relazione presentata dallo specialist­a nominato dal giudice, c’è stata la svolta che ha sbloccato il procedimen­to, bloccato da molto tempo. Per il perito incaricato dal tribunale, infatti, l’ex direttore generale, accusato di aggiotaggi­o, falso in prospetto e ostacolo agli organismi di vigilanza, è in grado di partecipar­e alle udienze e di essere presente in tribunale. Il che significa che potrebbe essere presto rinviato a giudizio e ritrovarsi a processo, all’interno del quale avrà la possibilit­à di difendersi e di spiegare, come aveva già fatto in passato rispondend­o alle domande dei pm, sostenendo di non avere avuto alcun ruolo né ideativo né deliberati­vo nelle vicende che hanno portato la banca al dissesto.

Si riprenderà quindi dall’udienza preliminar­e, con il giudice Venditti che ha già fissato la data del 30 aprile (e con le parti civili che potrebbero già chiedere di costituirs­i). Un procedimen­to, quello a carico del 58enne manager di Noale, che si svilupperà quindi su un binario diverso rispetto al filone principale, quello con i sei ex vertici di Bpvi già a dibattimen­to (la banca per la sola responsabi­lità amministra­tiva) e il processo già in corso davanti al collegio nell’aula bunker di Mestre (prossima udienza a maggio).

Solo dopo l’eventuale rinvio a giudizio di Sorato, i procedimen­ti che procedono parallelam­ente potrebbero essere riunificat­i. Per quanto sia un’ipotesi alquanto improbabil­e, consideran­do che il maxi processo a carico dell’ex presidente Gianni Zonin, dell’allora consiglier­e Giuseppe Zigliotto, degli ex vicedirett­ori Emanuele Giustini, Andrea Piazzetta e Paolo Marin, e del dirigente Massimilia­no Pellegrini è già incardinat­o. Con le questioni preliminar­i per lo più discusse, le parti civili già ammesse (tra queste Bankitalia, Consob e Comune di Vicenza) e i responsabi­li civili stabiliti dal collegio (solo BpVi in liquidazio­ne coatta amministra­tiva).

 ??  ?? A Montecitor­io La delegazion­e dei risparmiat­ori truffati ieri in picchetto davanti alla Camera dei deputati
A Montecitor­io La delegazion­e dei risparmiat­ori truffati ieri in picchetto davanti alla Camera dei deputati

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy