Mantovano perde la vita tradito dal parapendio
Tragedia sul Baldo. L’istruttore: una fatalità, era un pilota esperto
(d.o.) Non ha fatto in tempo a decollare. È successo qualcosa, che ha spostato il parapendio nella direzione opposta rispetto a quello in cui doveva volare. E il pilota è stato trascinato giù per una scarpata, precipitando per una trentina di metri. Un salto nel vuoto che gli è risultato fatale. È morto così Stefano Lipreri, 56 anni, di Curtatone, in provincia di Mantova. Il tragico fatto è avvenuto alla casara di Malga Colonei a quasi 1400 metri di quota, sul Baldo, nel territorio comunale di Caprino. Erano passati pochi minuti da mezzogiorno. Lipreri era con alcuni amici, anche loro appassionati di parapendio. Non era la prima volta che raggiungeva quel posto, noto punto di decollo. Sono state le persone che erano presenti con lui a notare l’anomalia, pochi istanti dopo la partenza. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Caprino non avrebbe funzionato correttamente la «vela» del parapendio, forse per un’improvvisa folata di vento. Sul posto è giunto l’elicottero del 118 , partito da Verona, e arrivato alla «casara» nel giro di pochi minuti. Ma Lipreri è stato trovato privo di vita. Secondo quanto appurato dai medici, sarebbe morto sul colpo, al momento dell’impatto con il terreno. Il punto di decollo di malga Colonei è uno dei più noti tra gli appassionati di volo di Verona e dell’area del Garda. Considerato sicuro e adatto anche ai neopiloti, è ritenuto «volabile», come si dice in gergo, con ventilazione da Sud Est o da Sud (come nel caso di ieri) e da evitare con venti da Sud Ovest a Nord Est. In ogni caso, Lipreri aveva ottenuto il brevetto di volo molti anni fa e conosceva tutti questi dettagli. Era un pilota autonomo, che volava da tempo – racconta un istruttore dell’associazione Volo Libero Scaligero, che lo conosceva – e tutto fa presupporre che si sia trattato di una fatalità, più che di una distrazione. Quanto a ieri, era una giornata bella per volare e molti, me compreso, hanno utilizzato il parapendio, ma i venti richiedevano una certa esperienza».