Corriere di Verona

Tezenis, una rimonta di carattere contro Cento Dopo un brutto inizio gli scaligeri trovano equilibrio e intensità. Confermato il quarto posto

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Sulla ruota dei playoff esce Casale Monferrato. Cioè la settima, a Ovest. Quella Casale che un anno fa si giocò la finale per il salto in A1, cedendo a Trieste. Una Casale rinnovata di molto, da allora, con il fresco innesto di Pepper ad allargarle le spalle. Dopo aver battuto a fatica una Cento con la bava alla bocca, Verona conosce dunque la sua sfidante, al primo turno, in post season. Un primo turno — gara 1 al Forum domenica prossima alle 18, gara 2 il martedì successivo alle 20.45, sempre in casa — cui la Scaligera si presenta in cantiere. A certificar­lo è il 74-70 su Cento, animata, lei, dal furore di chi spuntandol­a si sarebbe salvato direttamen­te evitando i playout. Il successo che vale il quarto posto gialloblù a Est, 38 punti — terzo miglior fatturato in campionato dal ritorno tra i profession­isti del 2010 a oggi — la Tezenis lo strappa a morsi, sbilancian­dosi ancora troppo sul tiro da fuori (che quando funziona è letale, quando non funziona ingolfa tutto) e vivendo alcuni passaggi a vuoto in eccesso, difensivam­ente, specie nel tenere l’uno contro uno.

Da Vujacic (5/12 dal campo) ad Amato (3/6 da tre, 4 assist), dal top scorer Ferguson (4/4 da due, 2/9 da tre) a Candussi (3/3 da due, 6 rimbalzi) a Poletti (7 rimbalzi e una brutta botta alla caviglia nel finale), la Scaligera che si prepara per Casale, o quantomeno quella che archivia la stagione battendo la Baltur — penultima in classica laggiù a 18 punti, sorretta dagli esterni Taylor e Taflaj — viaggia a corrente abbastanza alternata. Nel senso che cade in sprazzi offensivi di buio quando ci sarebbe da sondare l’area, o quantomeno attaccare il ferro, e senza palla carbura col tempo. Esce fuori, quel quadro, specie dal primo quarto di ieri: palla prigionier­a del basso ritmo e della mira sfocata, un canestro in 4’, troppe responsabi­lità su Vujacic (5 dei primi 7 tiri di squadra), pochissimi inviti dentro e sofferenza dietro (lo stesso Vujacic che concede 10 punti in 10’ a Taflaj). C’è di buono che di fronte a quel 13-25 iniziale Verona s’è rimessa in carreggiat­a, prima dell’intervallo, attaccando­si in marcatura, cominciand­o a cercare il pitturato, appoggiand­osi alla fiammata energica di capitan Amato. Non più blackout, da lì. Affanni, quelli sì. Vedi il terzo quarto, appena due conclusion­i da dentro l’area. Vedi l’ultimo periodo e le disattenzi­oni nei cambi di marcatura. Pure nelle rotazioni, a oggi, Verona cerca la quadra. E tra una settimana si fa sul serio.

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Centro Francesco Candussi

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