Paragone Marco-Bibbiano, l’ira dell’assessore Bertacco «Avvocato, ora mi denunci»
«Non c’è solo Bibbiano, si profila un caso veronese di immotivato allontanamento di un bambino da far adottare da chissà chi»: parole durissime, quelle dell’avvocato Francesco Miraglia, a commento della decisione sul caso del «piccolo Marco» della Corte d’Appello di Venezia, per cui il bimbo di tre anni può lasciare la comunità, tornare dai genitori affidatari e ricevere la visita della nonna materna, a differenza di quanto aveva sostenuto l’assistente sociale del Comune di Verona incaricata del suo caso. «Paragonare il caso del piccolo Marco a quello di Bibbiano è schifosamente strumentale - ribatte Stefano Bertacco (nella foto), assessore ai Servizi sociali e senatore di Fratelli d’Italia - Invito l’avvocato Miraglia ad andare in Procura per dare avvio alle verifiche di cui parla». Bertacco ripercorre gli sforzi dell’amministrazione: la lettera del sindaco Sboarina al ministro della Giustizia Bonafede all’indomani dell’allontanamento di «Marco» dalla famiglia affidataria, l’interrogazione parlamentare (ancora senza risposta) dello stesso Bertacco. «La verità, spero, sia accertata al più presto e difenderò in ogni sede la mia reputazione. Non ci sto ad essere diffamato», puntualizza Bertacco, che poi sfida l’avvocato Miraglia: «La invito a citare anche me in Tribunale, perché le sue parole sono pesanti ed io ora mi aspetto da lei coerenza e non solo annunci ad effetto. Sono mesi che dice di voler denunciare l’assistente sociale e i responsabili dei Servizi sociali del Comune di Verona e non l’ha ancora fatto, perché?». Bertacco dice di aspettare «con trepidazione la sua denuncia perché, oggi, lei ha ingiustamente diffamato un’intera città». Infine, l’assessore-senatore ringrazia «per tutti gli insulti ricevuti sui vari social, più o meno pilotati da associazioni in difesa di Marco, alcune delle quali, tra l’altro, ho anche ricevuto in ufficio. Conservo ancora il biglietto da visita di uno di loro che si offriva, chiaramente dietro compenso, come consulente legale».