Zavarise a capo della Lega veronese «Leali al sindaco, con le nostre idee»
Zavarise, nuovo commissario del partito a Verona: «Leali, ma vogliamo dire la nostra»
«Nessuna crisi: a Palazzo Barbieri restiamo coi nostri alleati ed anzi ci proponiamo come un motore in più per la coalizione». Nicolò Zavarise ha la scrivania stracolma di foglietti, di appunti, di pro-memoria. Al lavoro di assessore comunale al Commercio, si aggiunge quello di commissario provinciale della Lega, di fatto esistente da tempo ma ora formalizzato dai vertici.
«Nessuna crisi: a Palazzo Barbieri restiamo coi nostri alleati ed anzi ci proponiamo come un motore in più per la coalizione». Nicolò Zavarise ha la scrivania stracolma di foglietti, di appunti, di pro-memoria. Al lavoro di assessore comunale al Commercio, si aggiunge quello di commissario provinciale della Lega, di fatto esistente da tempo ma solo adesso formalizzato dai vertici. «Un impegno importante, - spiega Zavarise - che richiederà molta energia. Ma anche un onore ed un orgoglio perché si va a rappresentare una realtà importante come Verona, città dove abbiamo avuto la conferma della fiducia di tantissima gente nelle recenti elezioni europee ed amministrative, e questa fiducia va ripagata».
Come?
«Ascoltando il territorio ed investendo su di esso. Bisogna ascoltare le esigenze di tutti, perché noi sul territorio siamo nati e li vogliamo e dobbiamo mantenere le nostre radici».
Dopo il voto europeo, però, è arrivata la crisi di governo. Sicuri che Salvini si sia mosso bene?
«Assolutamente sì. Ha mostrato di saper portare a casa grandi risultati concreti, dal decreto sicurezza alle politiche sull’immigrazione. Su altri temi ci sono state difficoltà, dovute ai partner di governo: dalla Tav al tema dell’autonomia, che in Veneto è stato votato in un referendum e che non può essere tenuto nel cassetto. Se c’è chi lo fa, non si può restare lì a scaldare qualche poltrona».
Tornando alla sua nomina a commissario: qualche leghista critica i che sia arrivata dai vertici e non con un congresso. Come risponde?
«Il nostro partito si sta strutturando in maniera forte, e il commissariamento è stato deciso anche per cercare quella unità che tutti i militanti vogliono. Anche al nostro interno ci sono situazioni che vanno sistemate, verificando cosa va bene e cosa no: il commissario, nel breve termine, può dare risposte più rapide, sia nel Veneto che nelle province. Ma le nostre sezioni continueranno ad avere la loro autonomia decisionale, come sempre».
A palazzo Barbieri la tensione è alle stelle…
«Mah, io direi che c’è un confronto che noi vogliamo sia costruttivo. La Lega ha una sua idea di come dev’essere l’amministrazione, finora abbastanza in sinergia con quella del sindaco. Ma ci sono temi importanti, come il futuro di Agsm, o il nuovo stadio, su cui dev’esserci un confronto approfondito: noi non siamo contro quel che dice il sindaco ma vogliamo avere tutti gli elementi per potergli dare un valido supporto».
Dai tre che avevate, siete arrivati ad avere cinque assessori su 10: qualcuno dice che il commissario della Lega ha commissariato il sindaco…
«…no, no, assolutamente no. L’arrivo dell’assessore Neri per noi significa solo che ci assumiamo anche il compito di far funzionare al meglio un settore fondamentale come quello del Patrimonio».
Avete aumentato anche il numero dei consiglieri…
«…con Andrea Velardi, con cui da tempo c’è grande collaborazione: lui ha un colloquio diretto coi commercianti, e per noi è fondamentale ascoltare la voce di chi opera fuori dal Palazzo. Abbiamo formalizzato il suo passaggio in Lega, ma nessuno deve nutrire timori: cresciamo numericamente ma i rapporti con gli alleati rimangono assolutamente validi».
Il senatore D’Arienzo del Pd dice che voi potreste voler abbinare il voto per il Comune con quello regionale di primavera…
«La Lega ha appoggiato Sboarina sindaco e vuole continuare a farlo, ma siamo altrettanto convinti di poter e dover dire la nostra opinione, certo con una visione di progettualità, d’innovazione, di sviluppo:ci proponiamo come un motore in più».
Su temi come Agsm e stadio ci deve essere confronto approfondito
Siamo cresciuti numericamente? Con gli alleati i rapporti restano validi