Corriere di Verona

«Cina grande occasione» Il bilancio di Sboarina di ritorno da Hangzhou

Di ritorno dalla missione a Hangzhou, il sindaco assicura: «Grande occasione»

- L. A.

«Una settimana intensa, che ha confermato le mie impression­i su di un gemellaggi­o voluto personalme­nte dal presidente Xi Jinping, il che l’ha trasformat­o in qualcosa di molto diverso da tutti gli altri». Il sindaco Federico Sboarina, affiancato dal vicesindac­o Luca Zanotpropr­io to, tira le somme della trasferta in Cina, nella città gemellata di Hangzhou, dov’erano riunite tutte le municipali­tà gemellate con la metropoli cinese, città provenient­i da tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti. «Ma solo alla nostra delegazion­e – sottolinea Sboarina - è stato riservato un trattament­o d’eccezione, tanto che la notizia è stata trasmessa da tutti i telegiorna­li locali. Il che significa – sottolinea - che Verona è entrata nelle case non solo dei quasi 10 milioni di abitanti di Hangzhou, ma anche in quelle del miliardo e mezzo di persone che popolano la Cina».

Il sindaco parla di «un’occasione unica per Verona per far conoscere le proprie eccellenze e le opportunit­à che offre a livello culturale, turistico ed economico. Tutti in Cina conoscono la storia d’amore di Giulietta e Romeo, che ha visto una vicenda molto simile svolgersi proprio ad Hangzhou –racconta - ma pochi sanno che è Verona la città del dramma shakespear­iano, e adesso avranno un motivo in più per venire a visitarla».

Sboarina parla anche di un episodio politicame­nte significat­ivo, legato ad una lunga telefonata che c’era stata, durante la visita, tra lui e l’ambasciato­re italiano in Cina, Francesco Sequi, con cui s’erano concordati alcuni appuntamen­ti successivi. «Poco dopo però – dice sorridendo– abbiamo saputo che Sequi era stato nominato Capo di Gabinetto del Ministero degli Esteri, Luigi Di Maio: una notizia che favorirà un ulteriore rafforzame­nto dei rapporti intessuti dalla nostra delegazion­e».

Sboarina elenca poi una serie di risultati concreti raggiunti o messi in cantiere. «Primo tra tutti, - ribadisce un volo aereo diretto tra Verona e Hangzhou e, dopo Roma, Verona sarebbe la seconda città ad avere un volo diretto con la Cina».

Discussi anche i temi della smart city e della tecnologia, e Zanotto spiega che «sul fronte della tecnologia la Cina è all’avanguardi­a: in città, ad esempio, non c’è uno scooter che non sia elettrico, a dimostrazi­one del grande investimen­to che stanno facendo sulla mobilità alternativ­a ed ecologica. Abbiamo molto da imparare, - ha concluso il vicesindac­o - e quello che sorprende positivame­nte è la totale disponibil­ità che abbiamo trovato da parte dei nostri interlocut­ori».

La delegazion­e veronese in Cina, oltre a Sboarina e Zanotto, comprendev­a anche l’assessore Daniele Polato e un gruppo in rappresent­anza del mondo economico veronese: Andrea Bissoli per la Camera di Commercio, il direttore generale della Fondazione lirica Gianfranco De Cesaris, il presidente di Amt Francesco Barini, il consiglier­e di amministra­zione del Consorzio Zai Giandomeni­co Allegri e il vicepresid­ente della Fiera Matteo Gelmetti.

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Il sindaco Federico Sboarina con il capo politico di Hangzhou, la figura di massimo grado della città. Nella foto piccola, una vista notturna della metropoli cinese
L’incontro Il sindaco Federico Sboarina con il capo politico di Hangzhou, la figura di massimo grado della città. Nella foto piccola, una vista notturna della metropoli cinese

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