Fir, duemila richieste di ristoro Consap: «Il portale? Mai in tilt»
Crac bancari, la società del Tesoro replica alle critiche. Via ad altre semplificazioni
Crac bancari, il portale on-line predisposto da Consap per gestire le domande al Fondo indennizzo dei risparmiatori (Fir) a ieri ha registrato oltre duemila pratiche correttamente inviate dal 23 agosto. E le registrazioni al portale, primo passo per poi caricare una domanda di rimborso completa di documenti, sono circa dodicimila e aumentano a blocchi di milleduemila al giorno. È chiaro che il sistema va rodato, ma è nell’interesse di tutti che le procedure siano le più semplici e rapide possibili.
Dopo gli attacchi piovuti nei giorni scorsi, Massimiliano Dall’Eva, responsabile della piattaforma Fir per la società del ministero dell’Economia, ha replicato in questo modo alle varie proteste e lamentele sollevate dalle associazioni che assistono, in Veneto, i risparmiatori traditi dalle ex banche popolari per le difficoltà incontrate nell’invio delle domande. Temi che saranno al centro della riunione tecnica convocata lunedì prossimo a Roma, con Consap che ha invitando due delegati per comitato. «Vogliamo sottolineare come il portale non sia mai andato in blocco – precisa per cominciare Dall’Eva –. Si può parlare casomai di rallentamenti. Vero che i file di documenti da allegare a volte possono avere dimensioni un po’ impegnative, specie in orari in cui si addensa il traffico degli utenti. Ma abbiamo anche avuto casi di soggetti che cercavano di trasmettere il materiale attraverso gli smartphone. O di altri che lamentavano la mancata conferma dell’avvenuta procedura senza aver controllato i messaggi nella propria posta elettronica e senza perciò ‘cliccare’ sul link da noi trasmesso attraverso cui accedere alla pagina di riscontro». Allargare un po’ la banda? «Lo abbiamo fatto passando da uno a cinque megabyte al secondo nel processo di carica dei dati – prosegue il dirigente – e c’è chi ora ne chiede di più. Se raddoppiassimo la banda sono certo che qualcuno direbbe che è ancora insufficiente».
Limiti tecnici a parte, presunti o meno, c’è il tema della chiarezza non immediata di certi passaggi e del rischio di invalidare la domanda per errori commessi fra un clic e l’altro. «Anche questo era un aspetto da mettere alla prova. Alcune espressioni che potevano creare incertezze sono state corrette. Abbiamo voluto attivare il call center telefonico solo una decina di giorni dopo l’avvio del portale – prosegue Dall’Eva – per verificare attraverso i messaggi e-mail quali fossero le criticità più frequenti e preparare gli assistenti a rispondere soprattutto a queste». Altra contestazione è di aver invitato le associazioni per un confronto soltanto il 16 settembre, tre settimane dopo l’attivazione del portale. «Nessuno di noi poteva sapere che il via libera ministeriale sarebbe stato dato il 22 agosto – è la risposta –. E se avessimo organizzato una riunione a Roma l’indomani saremmo stati accusati di non volere in realtà il faccia a faccia, dato che per molti quello era ancora un periodo di ferie». Ciò detto, altre indicazioni per semplificare la procedura dovrebbero emergere dal vertice di lunedì.
Al quale Andrea Arman, presidente del Coordinamento «don Torta», non parteciperà. «Non siamo stati invitati – scrive l’avvocato trevigiano alla Consap – e siccome i presenti non saranno meno di 60 mi pare una perdita di tempo e denaro scendere a Roma per dire, nei tre presumibili minuti che ci saranno concessi, cose ovvie e che ben si possono comunicare con i tanti mezzi oggi a disposizione».