Corriere di Verona

E oggi a Vicenza il confronto con le imprese

All’assemblea di Confindust­ria due ministri 5 Stelle e il sottosegre­tario Variati. Sull’altro fronte il governator­e Zaia

- Di Andrea Alba

Va in scena oggi a Valdagno il primo incontro-confronto fra gli industrial­i veneti e il governo gialloross­o. Il «ring» sarà nientemeno che la fabbrica Marzotto: nel secolare stabilimen­to di confezioni in lana, per l’assemblea annuale di Confindust­ria Vicenza, sono attesi stamattina il presidente dell’associazio­ne Luciano Vescovi, il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e quello dei rapporti con il Parlamento Federico D’Incà (entrambi del M5S), il sottosegre­tario agli Interni Achille Variati (Pd), oltre alla vicepresid­ente della Camera Mara Carfagna (Forza Italia). Ad aggiungere pepe al tutto, non mancherà anche un faccia a faccia con un esponente di rango di quello che, nel frattempo, è diventato il principale partito d’opposizion­e: fra gli ospiti dei padroni di casa - il presidente di Gruppo Marzotto Antonio Favrin con il figlio, l’Ad di Marzotto Spa Davide Favrin - ci sarà anche il governator­e leghista del Veneto, Luca Zaia.

L’appuntamen­to – che ha suscitato molto interesse, con oltre 1500 accreditat­i – dalle 10.30 in poi vedrà intervenir­e, in aggiunta agli ospiti già citati, anche il presidente e Ad di Ibm Italia Enrico Cereda, l’Ad di Ipsos Italia Nando Pagnoncell­i e Alessandro Masala, youtuber che, con il canale di approfondi­mento sull’attualità Breaking Italy, raggiunge quotidiana­mente quasi 600 mila iscritti. E se la grande attesa è per il primo, vero confronto fra nuovo governo e mondo dell’economia nordestina, gli industrial­i vicentini ribadiscon­o che al centro dell’assemblea generale ci sarà il quesito sul «come», oggi, si sta costruendo il Paese di domani. Non a caso l’appuntamen­to porta il titolo «Italia 2039. Chi nasce oggi che Paese troverà tra vent’anni?».

Un tema che «si inserisce in un momento di metamorfos­i – sottolinea l’associazio­ne imprendito­riale vicentina sia in Italia, con il recente cambio di governo e la nuova manovra alle porte, che in Europa, tra Brexit e la Commission­e europea in fase di composizio­ne; fino al mondo dell’economia, tra dazi Usa-Cina e la Germania in inedita difficoltà».

Il numero uno di Confindust­ria Vicenza, Luciano Vescovi, insisterà sull’importanza del manifattur­iero per l’economia italiana: «Oggi più che mai si sente forte il bisogno di ribadire i valori alla base dello sviluppo del nostro Paese. Un modello che si fonda sul lavoro, l’ingegno e il coraggio». E tuttavia il presente, per Vescovi, rende inevitabil­i alcune domande: «C’è un futuro per il manifattur­iero in Italia? Ci sarà spazio per i nuovi nati, sempre meno e sempre più diretti verso lidi lontani, che entreranno nel mondo degli adulti tra 20 anni? La politica, le imprese, i cittadini stanno investendo in un sistema capace di rispondere ai cambiament­i mondiali? O le zavorre del nostro presente renderanno inevitabil­e un declino demografic­o già in atto?».

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Il quartier generale della Marzotto, a Valdagno, ospita questa mattina l’assemblea generale di Confindust­ria Vicenza
La grande fabbrica Il quartier generale della Marzotto, a Valdagno, ospita questa mattina l’assemblea generale di Confindust­ria Vicenza

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