Cantina di Soave, investiti 90 milioni
Inaugurato il nuovo impianto. Zaia: «È questa la realtà più bella del Veneto»
Due nuove linee d’imbottigliamento, ampliamento della capacità di stoccaggio, automatizzazione del magazzino, risparmio energetico e rispetto ambientale: la Cantina di Soave cambia volto. È il frutto di un investimento di 90 milioni di euro, uno dei più cospicui realizzati nell’ultima decade in tutto il panorama vinicolo nazionale. Dopo due anni di lavori, ieri pomeriggio alla presenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Due nuove linee d’imbottigliamento, ampliamento della capacità di stoccaggio, automatizzazione del magazzino, risparmio energetico e rispetto ambientale: la Cantina di Soave cambia volto.
È il frutto di un investimento di 90 milioni di euro, uno dei più cospicui realizzati nell’ultima decade in tutto il panorama vinicolo nazionale. Dopo due anni di lavori, ieri pomeriggio alla presenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia e di quello di Fedagri Giorgio Mercuri, è stato tagliato il nastro del nuovo avveniristico quartier generale di Viale della Vittoria. «È questa la più bella realtà del Veneto – queste le prime parole del governatore Zaia – Con 11 milioni di ettolitri l’anno, siamo la regione più produttiva d’Italia, ma abbiamo ancora margini di potenzialità. La strada da seguire è quella della sostenibilità: il futuro è nelle nostre mani». La chiosa sul tema caldo dell’autonomia: «Noi i nostri compiti li abbiamo fatti; se si vuole, un’intesa si trova. Siamo unitari e solidali, ma vorremmo vedere i nostri soldi ben investiti».
Zaia era accompagnato dall’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan e dalla collega ai trasporti Elisa De Berti; presenti il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto e il sindaco di Soave Gaetano Tebaldi, che ha parlato di «giornata storica». Undici ettari di superficie, dei quali 35mila mq al coperto, 2.300 soci, 6.500 ettari di vigneto, una capacità di stoccaggio pari a 1,6 milioni di ettolitri; due nuove linee di imbottigliamento da 28mila bottiglie l’ora (da 30 milioni l’anno passano ora a 80) che consentono di imbottigliare oltre il 50% del vino proveniente dalle uve conferite dai soci.
«Siamo felici – ha dichiarato il presidente di Cantina di Soave Roberto Soriolo – È stata un’operazione complessa, che ci permette di fare un grande balzo non solo dal punto di vista industriale, ma anche sotto quello dell’impatto ambientale».
«Quella di Cantina di Soave è un’evoluzione costante – ha sottolineato il direttore generale Bruno Trentini – sempre nel rispetto della tradizione e dell’ambiente. L’innovazione è essenziale per portare avanti la valorizzazione delle denominazioni del territorio e il rafforzamento dei brand aziendali. La fase produttiva è ora integrata in ogni sua funzione grazie all’automatizzazione. Questa grande opera – ha aggiunto Trentini - ci consente di rafforzare il nostro status di azienda a tutta filiera e di continuare ad essere un solido punto di riferimento per i nostri viticoltori». Oltre alle linee d’imbottigliamento, l’intervento riguarda l’automatizzazione del magazzino con una capacità di 9 milioni di bottiglie su 16.000 posti pallet; completamente rinnovata l’area uffici, l’avanguardia sta nello sviluppo della sostenibilità: un nuovo depuratore è stato interrato per lo smaltimento e 437 pannelli fotovoltaici sono stati installati sulla copertura. Quella della cantina di Soave è una storia che dura da 121 anni; ieri ha scritto il proprio futuro.