Teodosic per far volare la Virtus
Estate di investimenti milionari per la Segafredo La mano serba di Djordjevic con l’obiettivo europeo
Non è un caso che la regia sia stata affidata a due serbi come Teodosic e Stefan Markovic. Milos ha spaventato tutti quando, il 10 agosto, si è fermato per il riacutizzarsi della fascite plantare che gli ha successivamente fatto perdere il Mondiale (dove poi la Serbia ha raccolto una delusione), ma sarà pronto per l’inizio di un campionato nel quale a lui sono affidati i sogni di gloria bianconeri.
Affiancato da Markovic, la regia sembra l’ultimo dei problemi per la Segfredo che è stata costruita all’insegna della versatilità. Giocatori capaci di giocare più ruoli, di dare alternative e possibili variazioni sullo spartito al proprio allenatore. Quindi non sarà inedito vedere Markovic e Teodosic insieme sul campo, con quest’ultimo lontano dalla palla per sfruttare le sue doti balistiche. Sul perimetro, la principale bocca da fuoco sarà Frank Gaines, il capocannoniere dello scorso campionato a 20,3 punti di media quando giocava a Cantù.
Uno dei grandi motivi di interesse della squadra è il reparto lunghi con Vince Hunter e Julian Gamble. Muscoli, atletismo, rapidità, da questa coppia americana ci si aspetta molto per evitare la sofferenza all’interno dell’area e a rimbalzo che si è vissuta spesso lo scorso anno. Giocheranno inizialmente insieme, ma poi si alterneranno anche con Giampaolo Ricci e Filippo Baldi Rossi che dalla panchina possono fornire altre armi con la loro capacità di aprire il campo con il tiro dall’arco.
Il collante, probabilmente l’uomo barometro della squadra, sarà Kyle Weems, un altro giocatore che Djordjevic ha seguito a lungo già nella passata stagione: ala completa, solida, difende, tiene i contatti e segna da tre. Forse meno pubblicizzato di altri colpi, potrebbe essere l’uomo chiave della Segafredo, che avrà poi bisogno degli specialisti dalla panchina per non far scendere il livello di energia.
Alessandro Pajola e David Cournooh avranno proprio questo ruolo e Djordjevic non sottovaluta la loro capacità di produrre momenti di grande intensità difensiva che possono girare le partite, come già avvenuto durante la passata stagione.