Corriere di Verona

LA GRIGLIA DI PARTENZA

Se Milano è la grande favorita, la Virtus prova a insidiare Venezia con i colpi dalla Serbia Bagarre playoff, Trento e Reggio in volata con Brindisi e Brescia. Effe e Treviso per stupire

- Matteo Valente

Diciassett­e squadre. Uno scudetto da contendere alla Reyer Venezia e un campionato che, finalmente, è pronto a regalare emozioni e spettacolo. Con un inedito turno infrasetti­manale d’apertura in programma dal 24 al 26 settembre, è pronto ad alzarsi il sipario sulla 98esima edizione della serie A.

Tanti i motivi d’interesse e curiosità attorno a un campionato che quest’anno offrirà talenti del calibro di Milos Teodosic o di Sergio Rodriguez, assi di Virtus Bologna e Olimpia Milano, che dopo un mercato faraonico hanno di fatto alzato il livello di difficoltà del torneo. L’Armani partirà in pole position con tutti i favori del pronostico, guidata dal rientrante Ettore Messina e da un gruppo di talenti che vuole fare la differenza in Italia e in Europa. Milano è chiamata a riscattare un’annata deludente e soprattutt­o a dare frutto agli ingenti investimen­ti del patron, a cui persino lo scudetto potrebbe andare stretto. Ma come si è visto nelle ultime annate, cucirsi il tricolore sul petto è tutt’altro che scontato, e non sarà semplice nemmeno strapparlo dalle canotte dell’Umana Reyer di Walter De Raffaele: i veneziani hanno creato un feeling particolar­e con lo scudetto, avendolo vinto per ben due volte nelle ultime tre stagioni, e di fatto candidando­si a essere la prima rivale, sulla carta, alla corazzata milanese.

Nella griglia di partenza alle spalle di Milano e Venezia ecco pronta a scattare la nuova e rinforzata Virtus Bologna di Sasha Djordjevic, che potrà contare sul genio di Milos Teodosic e sul talento di un roster che vorrà lottare per tutte le competizio­ni italiane e per l’Eurocup fino all’ultimo pallone: la grinta dell’allenatore serbo sarà autentico propellent­e per squadra e tifosi che vogliono rivivere i fasti di vent’anni fa quando lo scudetto era un affare ristretto spesso alle sole mura della Basket City bolognese.

A fianco delle Vu Nere, attenzione al Banco di Sardegna di Gianmarco Pozzecco, finalista dell’ultima serie A e destinata a essere probabilme­nte la vera outsider della stagione: la squadra sarda riparte dal titolo europeo vinto e dalla consapevol­ezza di poter rendere la vita difficili alla triade che la precede. Altrettant­o interessan­te sarà la lotta per i playoff e, precedente­mente, per la qualificaz­ione alla Coppa Italia, con Reggio Emilia che dopo la paura della scorsa stagione ha allestito un roster di primo livello e sotto la guida di Maurizio Buscaglia vuole tornare a rimettere il naso nei piani alti. Attenzione anche a Brescia e Brindisi, due realtà in cerca di conferme dopo le buone stagioni passate, ma soprattutt­o occhio all’entusiasmo dell’Aquila Trento, rinnovata con la guida di Nicola Brienza e pronta a essere la vera sorpresa dell’anno.

La parte bassa della griglia di partenza poi vedrà una grande lotta fin dalle prime sfide: le due retrocessi­oni renderanno infatti ogni sfida uno spareggio per mantenere la categoria. La Cremona del ct Meo Sacchetti non dovrebbe avere problemi, così come la nuova Fortitudo Bologna, che potrà contare in casa sul calore della sua curva di tifosi. Non dovrebbero faticare Varese e Trieste, mentre ci sarà da battagliar­e per la neopromoss­a Treviso. Infine, per Cantù, Roma, Pesaro e Pistoia potrebbe profilarsi una stagione di sofferenza: sulla carta sono loro le candidate a doversi mettere l’elmetto per salvare la categoria. Ma l’ultima parola, come sempre, spetterà al campo. Allacciate le cinture: fra poco si parte.

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