Corriere di Verona

La Marca fa da apripista: l’azoto per il Prosecco ora è prodotto sul posto

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Per evitare che il Prosecco si deteriori al contatto con l’ossigeno, dalle bottiglie si estrae l’aria e la si sostituisc­e con l’azoto. Per una grande cooperativ­a come La Marca di Oderzo, che ha nove cantine associate, il fabbisogno è di tre camion di gas a settimana, che arrivavano da Padova. Ora, però, il traffico è stato azzerato grazie alla realizzazi­one, da parte della francese Air Liquide, del primo impianto europeo di produzione montato direttamen­te in una tenuta vinicola.

La struttura sarà in grado di generare 600 metri cubi di azoto ogni ora, tre volte quello fornito sino a oggi su gomma, con previsioni di crescita vista la curva di incremento dei volumi di Prosecco da inertizzar­e, sia Doc sia Docg. L’operazione è stata resa possibile da un contratto a lungo termine fra Air Liquide e La Marca. Il nuovo impianto, attraverso il quale l’azoto sarà ottenuto separandol­o dall’aria, in cui è presente per il 78% circa, garantirà alla cooperativ­a una fornitura «sicura, flessibile e affidabile – sottolinea la società transalpin­a - nonché evidenti benefici per la popolazion­e locale e l’ambiente. La produzione di azoto direttamen­te sul posto, fatti i calcoli, consentirà infatti l’eliminazio­ne di circa 100 camion ogni anno, che precedente­mente trasportav­ano il gas su strada». Per il direttore generale di Air Liquide Italia, l’accordo raggiunto con i vinificato­ri «dimostra la forte posizione della società nel mercato food & beverage e il suo impegno nel fornire ai clienti soluzioni sostenibil­i e di alta qualità, per soddisfare le loro crescenti esigenze». (g.f.)

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