Golden Goose, a Carlyle offerte vicine al miliardo per le sneaker di lusso
Sono passati appena due anni e mezzo dall’acquisizione ma il fondo Carlyle starebbe già considerando, viste le manifestazioni di interesse ricevute negli ultimi mesi, la possibilità di cedere Golden Goose, l’insegna veneziana delle sneaker di lusso, interamente rilevata nel febbraio del 2017. Allora l’importo dell’operazione fu di 400 milioni, oggi si parla di una valutazione non lontana dal miliardo di euro.
La casa fondata da Alessandro Gallo e Francesca Rinaldo, del resto, ha chiuso il 2018 con ricavi per 185 milioni (erano soltanto 20 nel 2012), dunque con una crescita media annua pressoché costante del 30%. L’Ebitda lo scorso anno ha toccato i 50 milioni, per una posizione finanziaria netta di poco meno di 100. A mettere sul piatto offerte vicine al miliardo di euro sarebbero stati più soggetti, fra cui l’americana Tapestry, proprietaria dei marchi Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman. Le risposte sono comunque state finora negative, comprese quelle date a banche d’affari che, secondo la stampa britannica, avrebbero proposto a Carlyle un’uscita da Golden Goose con una quotazione in borsa.
Creata nel 2000, la casa veneziana era stata rilevata dal fondo statunitense dal precedente proprietario, il fondo Ergon Capital Partners III, che ne aveva acquistato la maggioranza nel maggio del 2015. Oggi le sneaker di lusso Golden Goose possono arrivare a costare fino a mille euro e comunque mai meno di 400, e sono state indossate da celebrità come Taylor Swift e Selena Gomez. (g.f.)