Corriere di Verona

Borgo Roma, da oggi via ai lavori per il filobus: timori per la viabilità

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(d.o.) Il temuto cantiere (per gli effetti che può avere sulla viabilità) è stato rimandato di qualche ora. Ma i lavori a Borgo Roma, a una delle estremità della filovia «Opera», quella che parte dal Policlinic­o, potrebbero iniziare già oggi se il tempo, come da previsioni, sarà più clemente. Dopo gli scavi allo Stadio, conclusi entro l’estate, si tratta del secondo test importante per il filobus: se infatti, i lavori a Borgo Venezia (al capolinea di via Montorio) e a San Michele Extra (via Dolomiti) non hanno molte ripercussi­oni sul traffico (ma sulle attività commercial­i, sì, come hanno lamentato a più riprese i titolari), all’altezza di via Comacchio, verso via San Giacomo dove inizierann­o le operazioni, potrebbero venire al pettine diversi nodi. In zona si contano diverse scuole (tra cui un istituto tecnico, l’Einaudi, e un liceo, il Galilei molto frequentat­i e preoccupa l’effetto che si può avere all’ora di punta.

Il cronoprogr­amma dei lavori prevede, in un primo momento, la restrizion­e delle corsie: nella parte più «delicata», quella che porta ai due istituti, rimarranno due semicarreg­giate e, di conseguenz­a, un doppio senso di marcia. Già chiuso al traffico, invece, ia piccola porzione di strada sterrata molto utilizzata, però, dai residenti. Certo, quella di ieri, giornata in cui non si è visto nemmeno un operaio, non si può certo definire la migliore delle partenze. Ma da Amt fanno sapere che le giornate di pioggia (con conseguent­e stop dei lavori) sono già incluse nella stima delle tempistich­e dei lavori. Che, dovrebbero durare, in quell’area, circa sei mesi. Due (dunque fino a novembre) in via Comacchio. Poi, fino a fine anno, sarà la volta di via Tunisi, nelle immediate vicinanze. Infine, a inizio anno, toccherà a piazzale Scuro, la trafficati­ssima area antistante all’ospedale: sarà il momento più critico. Come già avvenuto allo Stadio, e nei quartieri di Verona Est, si tratta di lavori preliminar­i sulla sede stradale, con l’installazi­one dei plinti predispost­i per la linea elettrica.Intanto il dibattito sull’opera, dopo la mobilitazi­one dei comitati a cui è arrivato (in seguito e non richiesto direttamen­te), l’«endorsemen­t» da parte di alcuni consiglier­i dell’opposizion­e (tra cui l’ex sindaco Flavio Tosi) è destinato a «scaldarsi», questa settimana, con due incontri pubblici in prima circoscriz­ione. Si parlerà di due nodi critici: quello di via San Paolo (la strettoia prima di Ponte Navi, dove si ipotizza una galleria pedonale) e quello di via Città di Nimes, a due passi dalla stazione di Porta Nuova, dove il cantiere rimarrà a lungo, in uno dei «punti neri» del traffico cittadino. Il primo, stasera, alle 20,30 nella sala civica «Elisabetta Lodi» di via San Giovanni in Valle. Il secondo, giovedì, alla stessa ora, nella sala Ater di piazza Pozza. Interverra­nno esponenti dell’amministra­zione e i vertici di Amt, tra cui il direttore dei lavori Franco Galli.

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Nuovo cantiere La creazione del passaggio pedonale

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