Culturista muore nel sonno dopo la gara
È morto a meno di 24 ore dalla kermesse per culturisti dove si era aggiudicato quattro medaglie. La tragedia si è consumata nella notte tra domenica e lunedì e ha colpito un giovane body builder varesino in trasferta a Padova. Ieri mattina alle 6, nella sua stanza d’albergo, è stato rinvenuto ormai privo di vita Daniele Pozzi, 23 anni, che insieme alla fidanzata Ilenia stava pernottando al B&B Hotel, dopo aver trascorso il weekend in città per partecipare al «San Marino Pro Padova», un’esibizione di culturismo. La donna, con cui era fidanzato da 2 anni, ha dato l’allarme, vedendo che il compagno non rispondeva e non si muoveva. Il medico del Suem 118 ha constatato il decesso per cause naturali e sul posto sono rimasti per alcune ore i carabinieri, che hanno controllato a fondo la stanza. Ora la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ha ordinato l’autopsia. L’ispezione sul cadavere servirà a chiarire se dietro a questa morte vi sia l’ombra del doping. Pozzi sin da giovane aveva curato il fisico in maniera maniacale. Su Facebook postava le immagini delle sue esibizioni sfoggiando pettorali, bicipiti e quadricipiti perfetti. Fisico scolpito, personal trainer di professione e addetto alla sicurezza nei locali tra Lombardia e Svizzera, il giovane da quattro settimane veniva seguito da Matteo Martinez, l’allenatore che domenica l’ha accompagnato a Padova, rientrando a Varese dopo l’esibizione: «Io lo conoscevo da meno di un mese - racconta - si allenava in varie palestre e da tempo faceva gare. Era un atleta conosciutissimo nell’ambiente del culturismo: in tanti hanno sostenuto che utilizzasse in maniera pesante sostanze proibite. Io prove non ne ho. Gli ho detto di eliminare le porcherie e di allenarsi correttamente, ma non so dire quali sostanze abbia assunto in passato. L’ambiente a volte diventa un manicomio. Sono sconvolto perché io domenica gli ho fatto le foto con le medaglie e ora mi ritrovo a commentare la sua morte».