Cellulare alla guida, 100 multe al mese
I dati della Polstrada: in 9 mesi 600 sanzioni anche per il mancato utilizzo delle cinture
Bilancio della Polstrada di Verona in occasione della Giornata europea senza morti sulle strade. Nei primi nove mesi del 2019 tra Verona e provincia sono state elevate 900 multe per utilizzo di cellulare alla guida, oltre 600 sanzioni per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, soprattutto da parte di chi siede nei sedili posteriori, oltre 250 persone segnalate per guida in stato di ebrezza e circa 30 segnalate per guida in stato di alterazione da stupefacenti.
Crescono gli incidenti stradali causati dalla disattenzione e, in particolare, dall’utilizzo dei telefoni cellulari. E sono ancora molte le persone che si mettono alla guida senza la cintura di sicurezza.
Uno scenario emerso ieri durante la presentazione da parte del dirigente della polizia Stradale di Verona, Girolamo Lacquaniti, dei dati sulla sicurezza stradale in occasione della Giornata europea senza morti sulle strade, denominata «Edward, European Day Without A Road Death», promossa da Tispol, il network europeo delle poligravi, zie stradali che si è celebrata giovedì.
In particolare, i numeri che riguardano i primi nove mesi del 2019 presentati dalla polizia stradale di Verona riguardanti città e provincia parlano di 900 multe per utilizzo di cellulare alla guida, oltre 600 sanzioni per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, soprattutto da parte di chi siede nei sedili posteriori, oltre 250 persone segnalate per guida in stato di ebrezza e circa 30 segnalate per guida in stato di alterazione da stupefacenti.
Sempre secondo le statistiche, a Verona, la polizia stradale giornalmente decurta 120 punti di patente, ritira 3 patenti di guida, e fa una media di 60 sanzioni al giorno, tutti i giorni. Per quanto riguarda il territorio nazionale, i dati presentati si riferiscono al 2017 e dicono che sono 56 i morti ogni milione di abitante, più della media europea che è di 49.
Le cause degli incidenti, secondo le stime europee, sono da attribuire per il 95% all’errore umano e, appunto, alla disattenzione alla guida. In Europa, nel 2017 sono stati oltre 25 mila i morti per incidenti stradali, circa 70 al giorno e oltre 900 mila i feriti 3 ogni minuto.
Sul totale dei morti a causa di incidenti stradali, il 46% sono passeggeri, il 21% pedoni, il 14% motociclisti, l’8% ciclisti e il 3% conducenti di motorini.
Per quanto riguarda le strade, l’8% degli incidenti mortali avviene in autostrada, il 55% su strade extraurbane e il 37% nelle aree urbane.
Un altro dato significativo è quello dell’età delle vittime: il 14% ha tra i 18 e i 24 anni. Un dato, sottolinea Lacquaniti, molto alto perché solo l’8% della popolazione europea rientra in questa fascia di età.
Il comandante della Polstrada di Verona ha infine sottolineato l’importanza di sensibilizzare gli utenti, poiché solo dove c’è maggiore senso civico e rispetto per le norme e per gli altri diminuiscono gli incidenti.