Corriere di Verona

Con Calenda o con Renzi, i movimenti degli ex Pd

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(l.a.) «Noi siamo liberaldem­ocratici e riformisti e proprio per questo, a differenza dell’amico Matteo Renzi, siamo alternativ­i sia ai sovranisti d’ultradestr­a che ai populisti Cinquestel­le». Il senatore Matteo Richetti e l’ex sindaco Pd di San Giovanni Lupatoto, Federico Vantini (in foto), sintetizza­no così la presentazi­one, anche nella nostra città, del neonato partito «Siamo Europei», che fa capo a Carlo Calenda. Tra i volti noti presenti in sala, l’ex assessore comunale della giunta Zanotto, Giancarlo Montagnoli, l’ex consiglier­e del Pd, Damiano Fermo e l’ex dirigente regionale dem, Emanuele Cagnes. I calendiani veronesi annunciano che lavorerann­o alla preparazio­ne di programmi concreti («dal filobus che non risolverà i nostri problemi – ha detto Vantini - alla Fiera, ai parchi che sono solo sogni, a una visione europea di Verona») per scendere solo dopo in campo in vista del voto regionale e di quello comunale 2022. Tutta l’area del centro-centrosini­stra è intanto in movimento. Matteo Renzi comincia a far proseliti anche a Verona: da Valeria Pernice (candidata alla segreteria provincial­e all’ultimo congresso dem) all’ex consiglier­e provincial­e Pd, Lorenzo Dalai.E proprio con Matteo Renzi (ma anche con Mara Carfagna, nel caso uscisse da Forza Italia) starebbe dialogando ora l’ex sindaco Flavio Tosi.

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