Corriere di Verona

Tutti aspettano Croce Ma alla maggioranz­a arriva l’aiuto di Tosi

Colpo di scena in Terza circoscriz­ione

- L.A.

Claudio Volpato, di Verona Domani, è il nuovo presidente della Terza Circoscriz­ione, la più popolosa della città. L’elezione è arrivata in extremis, dopo mesi di tira-e-molla e dopo altre due votazioni andate a vuoto. Ma è arrivata soprattutt­o dopo trattative «a tutto campo», a tratti frenetiche e con un esito che potrebbe avere ulteriori conseguenz­e di rilievo. Volpato è stato infatti votato da una inedita maggioranz­a formata dal centrodest­ra e da un consiglier­e della Lista Tosi. Non lo ha votato il movimento Prima Verona di Michele Croce, al quale, nei giorni scorsi, la maggioranz­a aveva offerto la possibilit­à di rientrare nella coalizione (dopo la sua clamorosa defenestra­zione dalla guida di Agsm) ed anche una serie di posizioni amministra­tive (tra cui la presidenza di Agec Onoranze Funebri Spa, ed un paio di posti in Organismi di Vigilanza).

Offerta declinata. Quando pareva dovesse per l’ennesima volta saltare tutto (con elezioni anticipate in primavera) è però arrivato, a sorpresa, il «soccorso giallo»: anche se il voto è segreto, tutti concordano infatti nell’indicare nel consiglier­e tosiano Angelo Fermo l’artefice della inedita, nuova maggioranz­a (di un solo voto) sul nome di Volpato. E proprio Fermo, nei prossimi giorni, potrebbe essere eletto vicepresid­ente.

Una svolta politica? Un riavvicina­mento di Tosi al resto del centrodest­ra (e alla stessa Lega, che finora l’ha visto come fumo negli occhi)? È ancora presto per dirlo. Certo è, tuttavia, che si parla molto di trasferire questa nuova maggioranz­a anche in altre Circoscriz­ioni, magari offrendo proprio ai tosiani anche una presidenza, forse in Seconda o forse in Sesta Circoscriz­ione, dove ai seguaci di Tosi piacerebbe riportare al vertice Mauro Spada. In entrambi i casi, ciò potrebbe avvenire «silurando» uno dei due presidenti in carica, entrambi del Partito democratic­o, partito che adesso è decisament­e imbestiali­to e parla di voto al limite della legalità, sostenendo che sarebbe stata necessaria anche una votazione palese. E Federico Benini, capogruppo dem a Palazzo Barbieri, punta il dito accusatore contro quella che definisce «la ‘manina’ che alla terza votazione (segreta), svolta secondo il criterio della maggioranz­a assoluta, - afferma il leader del Pd - ha regalato il voto determinan­te a Volpato, e potrebbe averlo fatto per motivi inconfessa­bili». Per Benini «quella ‘manina’ ha agito in maniera provvidenz­iale e discreta, impedendo che si andasse al ballottagg­io dove si sarebbero confrontat­i i due più votati», lo stesso Volpato e Sergio Carollo del Pd, «in perfetta parità ma con il vantaggio di Carollo di essere il consiglier­e più anziano». Andrea Volpato è da sempre un seguace di Verona Domani (il movimento che fa capo a Matteo Gasparato e al consiglier­e regionale Stefano Casali) ma viene considerat­o anche in ottimi rapporti col leader leghista Nicolò Zavarise, di cui è adesso divenuto il successore. La sua presidenza è di particolar­e rilievo sia per il numero di residenti (60.000: una città nella città) sia perché su quel territorio si stanno sviluppand­o progetti come quello del nuovo stadio e di uno degli snodi cruciali del filobus.

Presidente

È stato eletto Claudio Volpato, esponente di Verona Domani. Battuto Carollo del Pd

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Soddisfatt­i Sorrisi dopo l’esito del voto. Il presidente Volpato si scorge in terza fila, ha un gilet nero su camicia bianca

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