Viaggio musicale in Italia da Cimarosa a Morgan
L’orchestra della Fondazione Arena ripercorrerà il nostro repertorio. Si parte l’11 ottobre con il Settecento. La popstar sarà regista del «Matrimonio segreto»
Partirà venerdì prossimo (11 ottobre) la carovana di melomani, appassionati di musica e chiunque vorrà avventurarsi su e giù per il bel Paese. A guidare il Viaggio in Italia nel tempo e negli stili sarà la Fondazione Arena, che chiuderà la sua ricca stagione con una rassegna autunnale al Teatro Filarmonico, pescando dalla costa alle Alpi, tutto il bello degli ultimi tre secoli. Lungo la strada si conteranno tre titoli d’opera e tre concerti sinfonici, oltre al tradizionale Concerto di Capodanno del 31 dicembre (fuori abbonamento). «Seguendo i criteri ministeriali, ho deciso di dare spazio al repertorio italiano, mantenendo un fil rouge» le parole del sovrintendente Cecilia Gasdia: si partirà dal Settecento, con la Missa pro defunctis di Domenico Cimarosa (l’11 ottobre alle 20 e il 12 ottobre alle 17), che vedrà Alessandro Cadario alla guida dei complessi areniani insieme alle voci soliste di Eleonora Bellocci, Lorrie Garcia, Matteo Mezzaro e Alessandro Abis. A seguire, il 25 (alle ore 20) e il 26 ottobre (alle 17), ci sarà il veronese Matteo Valbusa sul podio, per il concerto Fuoco di gioia su partiture di Rossini, Mascagni, Verdi, Bellini e Boito, in cui il protagonista assoluto sarà il Coro della Fondazione Arena.
Al nome di Morgan (al secolo Marco Castoldi) va la firma registica del dramma giocoso di Cimarosa ll Matrimonio segreto, che inaugurerà la stagione lirica il 27 ottobre alle 15.30 (con altre tre repliche: il 29 alle ore 19, il 31 alle 20 e il 3 novembre alle 15.30), nell’allestimento del Teatro Coccia di Novara, con scene di Patrizia Bocconi, costumi di Giuseppe Magistro e luci di Paolo Mazzon. Su questa travolgente produzione, calzerà a pennello un cast formato da giovani interpreti accanto ad artisti di casa, tra cui spiccano i nomi di Salvatore Salvaggio, Rosanna Lo Greco, Veronica Granatiero e Monica Bacelli, diretti dal 24enne Alessandro
Bonato. Sono attese ben quattro recite per L’Elisir d’amore di Donizetti (il 17 novembre alle 15.30, il 19 alle ore 19, il 21 alle 20 e il 24 alle 15.30) nell’edizione del Maggio Musicale Fiorentino, con la regia di Pier Francesco Maestrini, le scene di Guillermo Nova e i costumi di Luca Dall’Alpi. Di fronte alla bacchetta di Ola Rudner, ci saranno i soprani Laura Giordano ed Elisabetta Zizzo, il tenore Airam Hernández, il baritono Qianming Dou e, ancora, il basso baritono Salvatore Salvaggio.
Il 29 e 30 novembre (rispettivamente alle 20 e alle 17) sarà la volta di un «Concerto sinfonico» su note di Paganini, Cherubini e Rossini, in un programma diretto da Michelangelo Mazza all’insegna del virtuosismo ottocentesco. Giunti alle porte del Novecento, andrà in scena dal 15 al 22 dicembre sempre alle 15.30 (con repliche il 17 dicembre alle 19 e il 19 alle ore 20), un nuovo allestimento della Fondazione Arena in coproduzione col Teatro Nazionale Croato di Zagabria: Madama Butterfly di Puccini, diretto da Francesco Ommassini, con la regia di Andrea Cigni: «non mi piacciono gli stravolgimenti, ma la tradizione giapponese mi ha suggerito di visualizzare l’ikigai per darne un’analisi più profonda – spiega Cigni - ovvero, la ragione per cui ci svegliamo ogni mattina e che dà significato alla nostra vita». Informazioni su www.arena.it.