Convegno della destra, il circolo nega gli spazi
I sindacati lo attaccano: «Non rappresenta i veronesi»
«Non mi inchino a una sinistra antidemocratica che ancora una volta in questa città chiede che non ci sia libertà di espressione». Così il sindaco Federico Sboarina dopo le polemiche sulla sua presenza e sul patrocinio del Comune a un convegno organizzato dalla destra identitaria su «Le bugie sull’immigrazione» al circolo unificato di Castelvecchio. Sboarina ieri è stato duramente contestato dai sindacati. In serata il circolo ha negato gli spazi agli organizzatori.
Il giorno prima. Del convegno che si sarebbe dovuto tenere questa sera a Castelvecchio, quello organizzato dalla destra e dal consigliere comunale di Battiti Andrea Bacciga a tema «Le bugie sull’immigrazione». Il giorno dopo l’esplodere delle polemiche, sia sui temi che sui relatori. Ma anche sul luogo, il circolo unificato dell’Esercito. E sul patrocinio, gratuito del Comune con il sindaco Sboarina a portare i saluti, ma anche sul contributo di Serit, società pubblica presieduta da uno che di destra, di quella identitaria, si è sempre dichiarato, vale a dire Massimo Mariotti. È stata la giornata della disdetta della sala da parte del Circolo ufficiali e delle repliche alle accuse, alcune anche di nuove e di «peso», quella di ieri. E se Bacciga su Facebook mutuava il testo di «Anni di porfido» della Compagnia dell’Anello per rispondere con un «Per gli altri ogni diritto, per noi la repressione...», ad attaccare in particolare il sindaco Sboarina e il presidente di Serit ci hanno pensato i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Stefano Facci, Massimo Castellani e Lucia Perina hanno sottolineato come «ancora una volta il sindaco piega la sua figura istituzionale alle più retrive iniziative della destra estrema, dimostrando la sua dipendenza da figure politiche come quella di Andrea Bacciga, offrendo il patrocinio ad una iniziativa faziosa e di parte che promuove Nella bufera
Il circolo di Castelvecchio in cui stasera doveva tenersi il convegno e la cui direzione è stata fortemente contestata per avere dato lo spazio una cultura d’odio e xenofoba. Un atteggiamento, quello del sindaco, palesemente rinunciatario del ruolo di rappresentanza che dovrebbe invece tutelare: essere il sindaco di tutti i veronesi. Con l’aggravante che i soldi per questa iniziativa li mette Serit, società completamente controllata da Amia e quindi con soldi pubblici, ovvero dei contribuenti». Accuse cui fanno eco quelle di Flavio Tosi, secondo cui «Serit è controllata da Amia, a sua volta controllata dal Comune attraverso Agsm. Un primo cittadino, a differenza di un consigliere comunale o regionale o di un parlamentare, deve rappresentare tutti e non solo una parte politica. Sboarina invece, anziché essere il sindaco di tutti i 260 mila veronesi, siano essi di destra, centro, sinistra, apolitici o apartitici, ogni volta omaggia e mette il timbro sempre sulla solita parte politica». La risposta la dà direttamente lui, il primo cittadino Federico Sboarina: «Ai sindacati - dice - rispondo semplicemente che in realtà non mi inchino a una sinistra antidemocratica che ancora una volta in questa città chiede che non ci sia libertà di espressione. Domani sera (stasera per chi legge ndr) si parlerà di immigrazione clandestina che tra l’altro è un tema che da quel che mi risulta interessa milioni di italiani, quindi io non mi inchinerò mai a chi nella mia città cerca di impedire a qualcuno di esprimere le proprie idee. A Verona tutti devono essere liberi di poter parlare. Questi attacchi sono frutto di chi dice di essere tollerante, democratico e ce l’ha contro i fascisti e invece nei fatti dimostra di essere intollerante, antidemocratico e fa esattamente l’opposto di quello che dice». Quindi non solo ha confermato il patrocinio ma anche la sua presenza all’evento che però è stato cancellato al Circolo di Castelvecchio. In quel circolo unificato che invece è finito nel mirino del senatore Pd Vincenzo D’Arienzo secondo cui «è inaccettabile che dia spazio a iniziative politiche dell’estrema destra sovranista. Cose del genere minano la terzietà delle Forze Armate. Ho sempre difeso la permanenza del Circolo. Così invece si favoriscono coloro che chiedono da anni e a gran voce che sia spostato altrove». Sulla stessa linea la deputata pentastellata Francesca Businarolo che ricorda che «quando ho chiesto a più riprese di aprire l’importante sito di Castelvecchio alla cittadinanza non auspicavo certamente convegni del genere». A Castelvecchio ieri facevano notare che Bacciga è socio da diverso tempo e in questa veste ha chiesto di poter usufruire, a pagamento, della sala. E che l’evento non è patrocinato o sponsorizzato dal circolo. Tant’è. In serata gli è stato comunicato che gli spazi per stasera non erano più disponibili. Alle accuse risponde anche il presidente di Serit, Massimo Mariotti: «Quando facciamo qualcosa di buono, come dare i soldi per le pro loco o il bilancio in attivo, nessuno mi interpella, ma quando diamo un contributo a un evento “di destra” tutti se ne accorgono. Sono di destra ed è chiaro che se c’è qualcuno che fa qualcosa in questo ambito lo aiuto volentieri. Come farebbe e succede per la sinistra. Con la differenza che qualcuno vorrebbe che noi non ci esprimessimo».