Catullo, stallo tra Save e i soci pubblici
Si lavora a una proroga dei patti parasociali disdetti da Sboarina. Ma da Venezia: «Non ci risulta»
Il futuro dell’aeroporto Catullo potrebbe essere deciso tra meno di una settimana. Giovedì 10 ottobre, infatti, scadono i patti parasociali che regolano i rapporti tra i «comproprietari» della Catullo SpA: da una parte la veneziana Save (che gestisce anche l’aeroporto Marco Polo), che detiene il 41,2% delle quote, e dall’altra Aerogest, che riunisce i soci pubblici (Comune, Provincia e Camera di Commercio di Verona, Provincia di Trento) e che detiene il 47 per cento. Ieri pomeriggio, l’assemblea di Aerogest, presieduta da Giuseppe Riello, ha ridiscusso il tema: quei patti, che prevedevano tra le altre cose la facoltà di Save di nominare l’amministratore delegato, erano stati «disdetti» 10 mesi fa dal sindaco di Verona, Federico Sboarina, ma solo giovedì prossimo scadranno ufficialmente. In queste settimane hanno lavorato (per cercare un nuovo accordo) una società specializzata e due pool di avvocati. Massimo riserbo dopo l’assemblea di ieri a Verona. I vertici di Save, presieduta da Enrico Marchi, fanno invece sapere, forte e chiaro, di non avere in programma «proroghe dei patti». E si dicono «sorpresi perché, a 10 mesi di distanza, ci è stata più volte promessa una nuova bozza di patti parasociali, ma ancora non abbiamo visto nulla».
L’intesa che regola i rapporti all’interno della Catullo Spa (presieduta da Paolo Arena) era stata siglata 5 anni fa, quando Save entrò in un Catullo sull’orlo del tracollo finanziario. Ma ad essere in gioco, ora, c’è anche il gigantesco piano d’investimenti da 65 milioni di euro già programmato. Chi sborserà quei soldi? Se ci sarà un aumento del capitale sociale, e se i soci pubblici di soldi non ne avessero, Save potrebbe crescere di peso, arrivando a conquistare la maggioranza assoluta della società. Per evitarlo, potrebbe avere un ruolo importante Fondazione Cariverona, oggi socia col 2,9 per cento ed il cui presidente, Alessandro Mazzucco, ha più volte chiesto una «svolta» nella gestione aeroportuale.
Proprio mentre si svolgeva l’assemblea dei soci pubblici, dal Catullo arrivava intanto la notizia di nuovi voli Wizzair e Ryanair per la stagione estiva 2020 per Iasi (Romania) e per Dublino, con la sottolineatura del fatto che «i nuovi collegamenti vanno ad arricchire il network del Catullo ad ulteriore conferma della continuità dell’impegno profuso dal management del Gruppo Save per uno solido sviluppo
La sostanza
In virtù degli accordi vigenti, i veneziani nominano l’amministratore delegato
dell’aeroporto». La nota sottolinea anche che da da gennaio ad agosto l’aeroporto scaligero ha registrato 2.558.616 di passeggeri, con una crescita del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.