Corriere di Verona

Livorno-Chievo Il derby di chi mastica amaro

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Facce uguali. Facce che masticano amaro. Le facce di Chievo e Livorno, allo specchio, si sovrappong­ono. «Serve solo più cattiveria in zona gol: mi spiace perché i 7 punti non riflettono la bontà del lavoro dei ragazzi». Lo sprone di Sergio Pellissier, responsabi­le tecnico del Chievo, a inizio settimana. «C’è grande incazzatur­a, se si pensa alle prestazion­i l’avere 4 punti fa rabbia». Quella è la rosicata di Roberto Breda, tecnico degli amaranto, alla vigilia dell’incrocio del Picchi. Lì, domani alle 15, Chievo e Livorno la mettono sullo stesso piano: fame e voglia di azzerare il credito coi risultati. Rispetto all’undici che ha graziato un Pordenone in nove contro 11 nell’ultima mezzora, Marcolini può sistemare qualche virgola. Intanto perché ritrova in difesa Vaisanen, out per affaticame­nto negli ultimi 180’ dopo che il suo arrivo, dalla Spal, era coinciso con l’immediato lancio dal 1’, in coppia con Cesar. Anche il centrocamp­o è in odore di un cambio. Nove giorni fa partiva dall’inizio Garritano, come mezzala, per dare riposo a Obi: un turno da spettatore e adesso il nigeriano torna nel radar dei titolari. Discorso pressoché identico per Meggiorini, là davanti, a seguito dell’ampia finestra concessa, domenica scorsa, a Rodriguez. Per quanto riguarda Giaccherin­i, invece, la sua sosta ai box finirà dopo la pausa: intanto le sue veci continuerà a farle Vignato. Il Livorno? Paga fin qui un pesante dazio, come il Chievo, agli episodi. Breda si è assestato sul 3-4-3. In classifica, Chievo 13esimo e toscani 17esimi. La faccia è la stessa e schiuma rabbia. (M. S.)

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